Questo mese iniziamo a conoscere un altro designer che ha fatto la storia: l’architetto Eero Saarinen figlio d’arte in quanto il padre Eliel Saarinen (1873-1950) è stato anch’esso un noto architetto finlaendese e la madre artista tessile Loja.
Anche Eero fu finlandese di nascita ma naturalizzato statunitense nel 1940, oltre che architetto è stato anche uno dei più noti industrial designer della prima metà del Novecento, famoso per la variazione del suo stile a seconda delle esigenze del progetto.
Nacque a Kirkkonummi nel 1910, ma nel 1923 si trasferì con la famiglia negli States è cresciuto a Bloomfield Hills, nel Michigan.
A partire da settembre 1929, studiò scultura presso l’Académie de la Grande Chaumière a Parigi. Tornò negli Stati Uniti nel 1934 si diplomò a Yale perfezionandosi poi presso il Cranbrook Institute of Architetcure and Design di cui suo padre era amministratore dove frequentò i corsi di scultura e design di mobili.
Qui conobbe Charles Eames col quale collaborò a vari progetti. Come Eames si dedicò alla ricerca di nuove tecnologie nell’uso dei materiali, in particolare nello stampaggio del fiberglass. Successivamente, per due anni inizio a girare l’Europa e il Nord Africa tornado per un anno anche nella sua nativa Finlandia, dopo di che tornò a Cranbrook a lavorare per suo padre e insegnare presso l’Accademia.
Nel 1950 apri il proprio studio a Bloomfield Hills.
Tra suoi maggiori interventi di architettura citiamo il centro tecnico della General Motors a Warren (Michigan) finito nel 1955, nel quale si avvertono le indicazioni del razionalismo industriale.
Dello stesso anno la cappella e il Kresge Auditorium al Massachusetts Institute of Technology che segnano per la carriera di Saarinen l’acquisizione di un linguaggio più coerente e personale.
Dopo gli inizi di ricerca eclettica tra razionalismo e romanticismo di derivazione scandinava, Saarinen si impose nella nuova architettura statunitense con lo Yale Hockey Rink a New Haven, terminato nel 1958,una immenso “dinosauro” in cemento armato, espressivo non solo nella forma ma anche nello spazio interno.
Altro importante lavoro fu l’aeroporto Dulles a Washington, ma soprattutto ricordiamo il suo capolavoro, il terminal della TWA nell’Aeroporto internazionale John F. Kennedy a New York (terminato postumo nel 1962) leggerissimo ed espressivo fascio d’ali in volo posato a terra, nel quale lo spazio interno è plasmato e modellato in ogni particolare.
Eero Saarinen morì prematuramente per un tumore cerebrale a 51 anni a Ann Arbor, Michigan.
La sua attività di designer ci rimanda quindi al 1937 quando inizia una collaborazione con Charles Eames che lo condusse a sviluppare una serie di mobili molto avanguardisti premiati varie volte al concorso “Organic design in home furnishings” organizzato dal “Museum of Modern Art” di New York.
Disegnerà, piu’ avanti, mobili di grande successo per “Knoll International” alcuni dei quali ancora oggi in produzione come la N.71 versione girevole o con gambe in alluminio, la Tulip chair e la Womb Chair .