Continuiamo a parlare della storia e delle opere di Arne Jacobsen, dopo la prima parte, riprendiamo dall’inizio degli anni Sessanta fino alla sua morte nel 1971.
Divenuto ormai architetto di fama internazionale, ottenne nel 1961 il Grand Prix d’Architecture et d’Art, negli ultimo anni della sua carriera ricevette numerosi incarichi all’estero: il St. Chaterine College a Oxford (1960-1964), il palazzo del parlamento di Islamabad, in Pakistan (1962), una casa di cura, il municipio e un teatro a Castrop-Rauxel, in Germania (1966-1967), gli uffici della HEW ad Amburgo(1970) e l’ambasciata danese a Londra (1970-1977).
Come abbiamo già detto Jacobsen progettò e costruì molte sedie e pezzi di mobilio ma anche una quantità di oggetti, tra cui i primi rubinetti miscelatori, lampade e vari oggetti per la casa, famose le stoviglie Cylinda-Line (1967).
I progetti degli oggetti di Arne Jacobsen nascono da schizzi disegnati di cui poi sono realizzati modelli in cartone o altri materiali.
Il suo lavoro consisteva nel lavorare e mettere a punto le sue idee innovative sino a raggiungere il risultato di perfezione che si percepisce solo guardando le sue creazioni.
Tra gli oggetti di uso quotidiano più famosi le posate AJ del 1957 (ditta Court Jeweller A Michelsen) in acciaio inox, insuperato prototipo di questa tipologia d’oggetto.
Famosa anche la sua serie di rubinetti disegnata in occasione del concorso per la banca nazionale di Danimarca, nel 1961, in collaborazione con il produttore Verner Overgraad . Una serie di rubinetti con le tubature e le strutture portanti murate in modo che gli unici elementi visibili siano le manopole e la bocca di erogazione. Tra gli esempi di rubinetterie progettati da Jacobsen, anche il sistema di rubinetti Vola del 1969, ad oggi in produzione, con un miscelatore che anticipa di anni un tipo oggi diffuso di rubinetto. Molto amato dagli architetti moderni.
Il già citato sistema di oggetti Cylinda -Line della Stelton del 1967,comprendeva: cestello del ghiaccio con pinze, brocche di vario tipo, teiera, caffettiera, zuccheriere, contenitore per sale e pepe, ecc…
Tra le altre opere ricordianmo la lampada Pendant del 1957 (ditta Louis Poulsen) in alluminio laccato, con diffusore in vetro opalescente e la lampada Lamp del 1957/1960 anche questo della ditta Louis Poulsen, chassys in alluminio laccato e braccio in tubolare d’acciaio, con base in ghisa; prodotta in differenti varianti, piantana, da tavolo, a muro, e in due dimensioni differenti, grande e piccola.
Ma tra i suoi più famosi prodotti di design realizzati in questa seconda parte della sua carriera non possiamo non citare la poltrona Egg (3315, 3316, 3317) del 1958 ancora in produzione dalla Fritz Hansen e la poltroncina Swan (3320) anche questa del 1958, entrambe realizzate per il Radisson SAS Royal Hotel di Copenaghen, di cui vi consigliamo di leggere questo interessante articolo.
Nel 1971 iniziò la realizzazione della Banca Nazionale Danese che però venne completata dallo studio danese Dissing+Weitling solo nel 1978 sette anni dopo la sua morte.