Il monolocale ossia una stanza che comprende tutto dove si dorme, dove si mangia, dove si cucina, e dove ci si rilassa, pertanto deve essere impeccabile oltre che vivibile.
Ad esempio il letto potrebbe essere separato nella zona notte con un tramezzo o sopraelevato su una piattaforma.
Ma se soluzioni in termini spaziali non sono possibili, la scelta può essere veicolata nella scelta del tipo di letto ad esempio: un fuoton, che diventa divano.
Oppure il classico divano letto, la cui valida alternativa diventa il letto eclettico, ossia un blocco unico che comprende spesso insieme a letto, anche vani contenitore o postazione di lavoro.
Attenzione ai particolari nei monolocali, come tessuti velluto raso o a coste e finto camoscio che danno carattere, mentre fodere in cachemire e i poggiapiedi in suede sono un’altro tocco di raffinatezza.
Essendo uno spazio piccolo e comunicante, nel monolocale, il colore delle pareti definisce le aree. Può essere una soluzione scegliere tonalità neutra nella zona notte che progressivamente volga verso toni più accesi versa la zona della cucina. Ma se è veramente piccolo meglio mantenere uniforme lo schema cromatico.
Anche nella scelta dei motivi che caratterizzano i tessuti, il consiglio è evitare carta da parati e tessuti con fantasia chiassose rischierebbero di fare a pugni con altri temi è preferire disegni simmetrici che contribuiscano a creare un ritmo decorativo nell’insieme del monolocale.
Alternativa una semplice tinta unita con dosi di colore sparse nel locale in modo molto più organico.
In un monolcale anche l’illuminazione è una questiona da valutare, tenedo presente che servono un mix di luci d’ ambiente con qualche spot luminoso in qualche punto. Da evitare lucile violente soprastanti.
Il consiglio è usare lampade da terra per l’illuminazione generale, faretti o applique collocati alti sui muri imbiancati calce che contribuiscono ad espandere lo spazio; luci da tavolo invece per lavorare in cucina o per leggere.