Designer ed artista il cui vero nome è Arieto Bertoia detto Harry. Nacque in Italia a San Lorenzo di Arzene, in provincia di Udine, il 10 marzo del 1915, poi naturalizzato cittadino statunitense, dove diede inizio alla sua carriera.
Figlio di una famiglia di migranti del Friuli, giunse nel 1930 a Detroit, dove frequentò la Cass Technical High School, qui acquisì una buona conoscenza della tecnologia dei metalli. In seguito grazie a delle borse di studio, frequentò la Detroit Society of Arts and Crafts e, nel 1937, la Cranbrook Academy of Art.
Tra il 1939 e il 1943, aprì il suo laboratorio dove insegnava oreficeria e tecnica di lavorazione dei metalli. Nel 1943 si trasferì a Los Angeles per lavorare in uno studio come designer di mobili, frequentando nel frattempo i corsi di saldatura presso il College di Santa Monica. Nel periodo della guerra, a causa del razionamento dei materiali destinati alla produzione bellica, Bertoia si dedicò soprattutto alla gioielleria e alla grafica.
Solo nel dopoguerra riusci a diventare cittadino americano, nel 1946, dopo il matrimonio con Brigitta Valentiner da cui ebbe 3 figli.
Nella seconda metà degli anni ’40, ebbe incontri con importanti designer, iniziando così a ricevere sempre più richieste da parte di architetti, fra i quali anche Eero Saarinen e Charles e Ray Eames, che gli valsero importanti collaborazioni per gli anni successivi.
Trasferitosi iin Pennsylvania dal 1950 iniziò il sodalizio professionale con la Knoll Associates, che gli permise di ideare una serie di sedie e poltrone, tra cui la più celebre è la sedia Diamond. In quel periodo ebbe anche le prime richieste per grandi sculture e fontane, tra le quali si potremmo citare quella per il General Motors Technical Center di Warren (Michigan), quella per la cappella del MIT di Cambridge (Massachusetts).
Fece anche importanti esplorazioni di ricerca come l’abbinamento suono-scultura ossià composizioni sonore ottenute con un attento studio delle caratteristiche dei materiali e delle loro lavorazioni. Ciò lo portò, raccogliendo queste innovative sinfonie, a tenere veri e propri concerti e ad incidere alcuni dischi. Un esempio l’evento concerto del 18 settembre 2010 al Chicago Cultural Center.
Bertoia dedicò il resto della sua carriera alla scultura, continuando a ricevere numerose richieste sia da collezionisti privati sia da enti pubblici in ogni parte del mondo. Harry Bertoia morì nel 1978 a causa di un male incurabile.
Harry Bertoia, ha saputo creare un design inconfondibile, grazie ad un uso innovativo dell’acciaio e ad una straordinaria combinazione fra tecnica e creatività.