Riprendiamo la biografia di Mies Van der Rohe (1 – Parte) Famoso per il suo motto ‘less is more’, Mies cercò di creare spazi neutri attraverso un’architettura basata su onestà materiale e integrità strutturale. Negli ultimi venti anni della sua vita, Mies raggiunse la sua visione di una monumentale architettura ‘pelle e ossa’.
Il grande maestro dell’architettura del XX secolo, Mies van der Rohe trasferitosi negli Stati uniti nel 1937 diede inizio ad una seconda fase della sua carrirera.
Accolto con tutti gli onori divenne dal 1938 al 1958 direttore presso dell’Armour Institute of Chicago in seguito ribattezzata l’Illinois Institute of Technology. Mies van der Rohe si stabilì a Chicago. La sua condizione, accettando il posto, fu che gli fosse concesso di ridisegnare il campus. Alcuni dei suoi più famosi edifici si trovano ancora come la Crown Hall, la sede dell’istituto.
Così negli anni ’40, inizio il progetto per un nuovo campus per ITT un progetto dove continò a perfezionare il suo stile .
Nel 1944, era diventato un cittadino americano e si era ben consolidato professionalmente. Fu in questo periodo che progettò uno dei suoi più famosi edifici.
Dal 1946 al 1950, Mies van der Rohe costruì la Farnsworth House per Edith Farnsworth, un ricco medico di Chicago. La casa per Edith Farnswort è una scatola trasparente, incorniciata da otto colonne esterne in acciaio. E’ uno degli interventi più radicalmente minimalisti mai progettato. Fu la prima casa costruita da Mies van der Rohe negli USA.
La casa è rettangolare, con otto colonne d’acciaio divise in due file parallele. Sospeso tra le colonne si trovano due superfici (il pavimento ed il tetto) ed un semplice spazio abitabile racchiuso da pareti di vetro. Tutti i muri esterni sono di vetro, e l’interno è interamente aperto, fatta eccezione per un’area racchiusa da pannelli di legno contenente due bagni, la cucina e camere di servizio. L’aspetto generale della casa, oltre ai vetri, è di un bianco splendente.
Il suo interno, è suddivisa in partizioni ed è completamente chiuso da vetro.
Nel 1947 il MOMA (Museum of Modern Art) di New York gli dedica una mostra personale che contribuirà ad aumentare la sua fama.
Negli anni ’50 ha continuato a sviluppare questo concetto di spazio flessibile su una scala molto più grande: nel 1953, sviluppò per la sala congressi, un innovativo il sistema strutturale misurato su grandi distanze.
Durante questo periodo inoltre realizzò il suo sogno: costruire una grattacielo di vetro. Nel1958, costruì quella che è considerata l’espressione massima dell’International Style dell’architettura, il Seagram Building, a New York. È un grande edificio di vetro, ma controversialmente Mies van der Rohe scelse di inserire una grande piazza con fontana davanti alla struttura, creando uno spazio aperto verso Park Avenue.
Le ‘torri gemelle’ a Chicago vennero completate nel 1951, seguiti da altri grattacieli a Chicago, New York, Detroit, Toronto fino al Seagram Buiding di New York, salutato come un grattacielo capolavoro di design. Mies van der Rohe disegnò e costruì molti edifici di notevole altezza a Chicago ed in altri luoghi. Tra queste opere figurano il Federal Building (1959), l’IBM Building (1966) e la 860-880 Lake Shore Drive (1948-52).
Per la sua carriera conseguì nel 1959 il ‘Orden Pour le Mérite’ (Germania) e nel 1963 il ‘Presidential Medal of Freedom’ (USA).
Tra le ultime opere nel 1962, fu invitato a progettare la ‘nuova galleria nazionale’ a Berlino. Nel 1962, ormai anziano e malato, è incaricato di realizzare il museo di arte contemporanea . La Neue Nationalgalerie è l’opera più grandiosa e tragica di Mies: un’aula quadrata di quasi sessantacinque metri di lato con un tetto che poggia solo su otto pilastri in acciaio. L’ultimo edificio realizzato da Mies van der Rohe ne consacra la figura ad un’architettura classica senza tempo, paragonabile a quella dei templi greci.
Il suo progetto per questo edificio prevedeva una struttura in acciaio a vista .
Tornò quindi a Berlino parecchie volte grazie al lavoro della galleria in costruzione, ma non ha potè partecipare l’apertura nel 1968. Mies van der Rohe morì a Chicago il 17 agosto 1969.