Arredativo Design Magazine

Cone Series

A metà degli anni  Cinquanta del Novecento, Verner Panton trasformò un autobus Volkswagen in uno studio mobile e viaggiò in tutta Europa. Nel 1958 tornò in Danimarca ricco di idee non convenzionali una delle quali si è evoluta nella Cone Chair.


Il cono era una forma sia futuristico che scioccante, tanto che si dice, quando venne esposto in una vetrina di New York la polizia dovette ordinare la rimozione a causa del traffico caotico creato per la sua presenza.

Originariamente venne progettata per la locanda danese Kom-igen.
L’inquilino di questo famoso ristorante nel cuore del Parco-Langeso era il padre di Panton. Qui ha avuto la possibilità di progettare gli interni, nonché un piano con una terrazza sul tetto.
Panton utilizzò cinque diverse tonalità di rosso per per dare calore all’interno. Il design degli interni prevedeva colori scuri, mentre la biancheria da tavola e l’abbigliamento del personale avevano una leggera tonalità di rosso.

Al fine di dividere la grande sala centrale del ristorante, Verner Panton ha sviluppò un sistema flessibile, fatto di tessuti con motivi geometrici, che, appesi al soffitto – dividevano la stanza in più piccole unità individuali.

Per Kom-igen progettò la sedia cono rosso imbottito, che fu presto prodotta da PlusLinj. Egli disegnò anche le luci del soffitto per il ristorante composto di diversi anelli che riflettono la luce in rosso.


La Cone Chair è una sedia appunto a forma di cono,  basata sulla figura geometrica classica e montata su una base girevole in acciaio inox.
Il suo guscio semi-circolare è sufficientemente alto per formare il supporto con schienale e braccioli e ciò la rende estremamente comoda per sedersi. Grazie al suo aspetto scultoreo, può essere utilizzata anche come un pezzo indipendente .

Una sedia confortevole per l’uso quotidiano, che Vitra ha fedelmente riprodotto.
Verner Panton ha raggiunto la notorietà internazionale con queste sedie dal design extra-vagante che sembra sfidare le leggi della stabilità, sono considerate uno dei primi esempi di lavoro di Panton dove è stato sperimentale e spiritoso, tratti che sarebbero diventati distintivi del suo lavoro.
Della stessa collezione rientra anche la Wire Cone Chair (1959),  il cui corpo della sedia è fatto di fili di acciaio intrecciati e saldati per punti.

La griglia formata da questo filo, è lasciata esposta permettendo al suo aspetto visivo di cambiare con la luce e assicurando alla poltrona la trasparenza eleganza e leggerezza.

I due elementi imbottiti creano un contrasto di colore in mezzo alla struttura in filo metallico grigio-argento e prosegue l’approccio giocoso Panton con forme geometriche di base.


Nella stessa serie rientra anche la Heart Cone Chair prende il nome dalla sua silhouette a forma di cuore (1959).Progettato da Verner Panton nel 1959 è stata rieditata dal Vitra Furniture Company in collaborazione con l’Estate Panton .

The Heart Cone Chair è più di  una sedia è un pezzo di arte scultorea,  35 cm di altezza e 40,5 cm di larghezza, è una delle prime sedie esposte nel Museo di New York d’Arte Moderna (MoMA). Disponibile in ben nove colori diversi.

Nella stessa serie rientra anche lo sgabello noto come Cone Footstool datato 1959 e prodotto dalla Plus Linje oltre ad una coppia di sgabelli da bar dalla forma sempre a cono ma più allungata noti come Cone Barstool sempre del 1959 e una versione Wire Cone anche dello sgabello.

Si segnalano una serie di variazioni sul tema della seduta a cono successive al 1958 tra cui  la sedia K4, di forma piramidale con superficie di taglio-fuori sede verso il basso schienale e bordo  ad angolo retto  leggermente imbottito e rivestito in tessuto la Cone Chair Visionaria 2 e  Cone Chair 78A e 78B .

La prima è un prototipo per Visiona 2 del 1970 espozione di Colonia per Bayer, è in  fibra di vetro con sedile asportabile rivestita in tessuto di lana . la seconda dalla forte struttura plastica e base girevole di acciaio e la terza composta da lastre di acciaio piegato poggiate su una base anch’essa in acciaio.


Le varie sedie della collezione Cone compaiono in varie esposizioni e oltre che in progetti di interni realizzati da Verner Panton:

La mostra “Köbestävnet commissionata nel 1959 per progettare la  popolare annuale mostra, in  cui sorprese i suoi clienti e pubblico con l’idea di appendere una parte della mostra al soffitto. Secondo Panton questo avrebbe reso la mostra visibile a tutti, anche se poteva  sembrare una grande follia.

Lo stand  progettato per la mostra del gruppo scandinavo al Salone del Mobile di Colonia 1960 e nella Mostra mercato di Plus-linje e Unika Vaev a Möbel Pfister di Zurigo,1961. Inoltre è presente negli interni dell’Astoria Hotel e Ristorante a Trondheim Norvegia,1960.

Nell’Astoria hotel le sedie sono varie versioni delle sedie cono. Le sedie sono raggruppate attorno ai tavoli e le luci Topan lavorano insieme per dividere la stanza di grandi dimensioni in aree salotto, individuate con una nota intima.

Sempre parte di questa collezione ispirata al cono rientra anche Cone Table.
Disegnato nel 1958 e ancora oggi di gran fascino. Complemento perfetto per l’omonima sedia, l’elegante tavolo basso della celebre serie Cone è concepito secondo una rigorosa geometria: il piano rotondo è sostenuto da un unico piedistallo di forma conica il cui vertice si connette alla base a raggiera di acciaio inossidabile.

Innovativo anche nell’uso dei materiali, il top è realizzato in polipropilene ad alta densità HPL e bordo continuo in materiale plastico, nelle varianti bianco o nero. Di aspetto inusuale e ricercato, le proporzioni determinate con cura e il particolare effetto sospeso ne fanno un pezzo iconico e senza tempo. Complemento adatto a ogni contesto d’arredo, è ideale per servire il caffè e per l’appoggio di riviste, anche questa è una produzione Vitra.

Di Cone Table Esiste anche la versione Wire ossia in acciaio.

Wire Cone Chair e Wire Cone Table.