Arredativo Design Magazine

LC7

La poltroncina LC7, o Swivel Chair, è un’opera del 1928, attribuita erroneamente a Le Corbusier, ma disegnata da Charlotte Perriand persino prima di far parte del celebre studio di architettura (1927).

LC7 originariamente progettata per una sala da pranzo.

 


Fa parte della serie di mobili (LC1-LC10) esposti nel 1929 al Salon d’automne a Parigi, e firmati da Le Corbusier, Jeanneret e Perriand. La cooperazione di Charlotte Perriand, unica donna del gruppo, nello studio di Le Corbusier è evidente in tutti i pezzi presentati. Perriand presta, al razionalismo a volte freddo del famoso architetto Le Corbusier, una dimensione piú umana. Nei suoi progetti dà un nuovo valore estetico ad articoli base di vita quotidiana. All’epoca della celebre esposizione, i progettisti lasciano perplessi i visitatori, per la caratteristica di esaltare il fatto di essere l’espressione concreta della loro stessa funzione.

Il Salon d'automne del 1929 in cui si distingue a destra la LC7.

La discussione intellettuale che ne seguì fu in merito al concetto di seduta e all’atteggiamento progettuale seguito dagli autori. “Cos’è una seduta, se non un oggetto che assolve il proprio compito accogliendo il corpo umano in una postura semi-eretta? Il progettista concentra la sua azione sul concetto dell’utile e delle necessità all’uso. Intorno alla struttura più semplice, quella di un tubo metallico eletto a supporto primario dell’oggetto, si organizzano i componenti base di ogni tipo di seduta: la struttura si fa gabbia di contenimento o sistema di appoggio.”

Charlotte Perriand.

I mobili dello studio Le Corbusier, fra cui la LC7, furono concepiti come strumenti idonei ad abitare in modo nuovo le moderne abitazioni: ancora oggi, si integrano perfettamente, esprimendo concretezza. L’oggetto d’arredamento che assolve la funzione in una forma composta ed essenziale, spogliata dell’ornamento.

LC7 non è una sedia tradizionale poiché s’ispira alle poltroncine da ufficio di moda negli anni ‘20 negli Stati Uniti e in Inghilterra. Viene classificata tra le sedie perché come tale fu concepita dall’autrice: una sedia per la sala da pranzo.

La forma dello schienale della LC7 nasce da alcuni esperimenti fatti con le camere d’aria. Esso è avvolgente ed è costituito da un cilindro imbottito percorso internamente dalla struttura in acciaio. Altro elemento particolare della forma sono le gambe che piegandosi danno forza e stabilità eliminando la necessità di pezzi di congiunzione. L’intera seduta è girevole. Le parti imbottite sono ricoperte in pelle.

Le dimensioni sono L67 X L60 X H73 .

Una riedizione 2011 della LC7, Cassina serie “I Maestri”, vede una versione per esterni. L’attuale versione di Cassina, pensata per esterni, prevede che la struttura della poltroncina girevole sia realizzata in acciaio inossidabile INOX AISI 304, spazzolato lucido (effetto cromo).

LC7 versione outdoor.

Struttura interna di sedile e schienale in acciaio pre-trattato in bagno di cataforesi e verniciato a finire in nero opaco. Dettagli come la saldatura ad alto tenore di argento e l’utilizzo di piedini in PVC nero, garantiscono la massima durata ed affidabilità in tutte le situazioni climatiche.
Inserto cuscino sedile in poliuretano drenante, sviluppato per facilitare il fluire dell’acqua all’esterno, evitando il ristagno e l’accumulo di liquidi e la conseguente comparsa di muffe e cattivi odori. Inserto schienale in poliuretano espanso schiumato privo di CFC con trattamento superficiale idrorepellente.
Per il rivestimento viene utilizzato il tessuto in filato di poliestere ad alta tenacia e spalmato in PVC, confezionato in modo tale da replicare perfettamente il rivestimento prodotto attualmente ed è disponibile in 5 colori.

LC7, come gli altri pezzi della serie LC, si trova esposte in tutti i musei di arte moderna del mondo tra cui il Moma di New York.