Senza dubbio è uno dei più noti prodotti di design del XX secolo, la sua forma, tanto inusuale quanto sorprendente, hanno fatto della Panton Chair un’icona del design delle sedie questo insieme alle innovazioni e alla tecnologia di produzione che portarono alla realizzazione di questo pezzo di arredamento lungo un arco di tempo di quasi dieci anni.
Panton iniziò a sperimentare l’idea di una sedia a sbalzo realizzata in un unico pezzo di materiale già nel 1956, in occasione di un concorso mobili da parte della società di WK-Möbel come testimoniano degli schizzi del 1958/59 che già chiaramente prefiguravano la Panton Chair.
Da qui in poco tempo Panton aveva già un modello in scala del suo concetto di sedia in polistirene, che non era adatto a seduta, ma lo avrebbe aiutato a trovare un produttore.
Oggi questo stesso modello, che viene spesso erroneamente descritto come un prototipo, è parte della collezione del Vitra Design Museum e mostra delle differenze significative rispetto alla Panton Chair.
Nei primi anni Sessanta Panton entrò in contatto con Willi Fehlbaum, l’amministratore delegato della Vitra, che ha indicò la sua disponibilità a sviluppare la sedia portandola alla fase di produzione in serie, in quel periodo Panton si trasferì con la famiglia a Basilea.
Tuttavia, tra il 1965 e il 1967 sviluppò intensamente il lavoro sulla sedia fino al mese di agosto 1967 quando la Panton Chair è stata presentata al pubblico per la prima volta.
Da allora la sedia è stata prodotta in quattro versioni diverse con quattro diversi tipi di plastica e con l’aiuto di diversi tipi di tecnologie di produzione.
Furono motivi finanziari ed estetici che portarono al cambiamento di materiali. Tutte le versioni vennero sviluppate in stretta collaborazione tra il produttore e Verner Panton.
La storia della produzione della Panton Chair fu piuttosto complessa: tra il 1967 e il 1968 il produttore furono Herman Miller / Vitra per ciò che rigurda la produzione della serie iniziale che venne stampata a freddo, in fibra di vetro resina poliestere rinforzata e già dipinte in vari colori.
Tra il 1968-1971 il modello di seconda seri viene realizzato in schiuma di poliuretano rigido, verniciate in vari colori, ancora il produttori erano la Herman Miller/Vitra
Il modello della terza serie venne realizzata tra il 1971-1979 in polistirolo colorato termoplastico (Luran S). Le sedie fatte di questo materiale possono essere identificati dalle dorsali sotto la curvatra la superficie di seduta e la base.
Produttore in quel periodo furono ancora per l’Europa Vitra e negli Stati Uniti solo fino al 1975 ancora Herman Miller.
La produzione della sedia Panton dal 1979 al 1983 venne interrotta e riprese solo nel 1983 realizzando una seconda versione della sedia in poliuretano espanso rigido verniciato. Questa serie venne dotata della firma identificativa Panton’s sulla base.
Successivamente tra il 1983 al 1990 il produttore fu Corno, a nome del gruppo WK, solo dal 1990 tornò in produzione da Vitra.
Dal 1999 venne messa in produzione da Vitra il modello della quarta serie in polipropilene colorato, questo modello venne commercializzato con il nome Panton Chair Classic.
L’ultima novità in fatto di produzione è datata 2005 con la produzione da Vitra della Panton Junior in polipropilene colorato (una versione più piccola della Panton Chair in scala per i bambini dai tre anni). Per i più piccoli esiste la PANTON KIDS: in polipropilene, superficie opaca e finitura satinata nei colori Bianco, Rosso, Arancio, Rosa, Azzurro o Verde lime.
Uno dei principali progetti in cui compare la Panton chair è il Varna Restaurant del 1971 in cui Panton ebbe l’incarico appunto presso il ristorante Varna a Arhus di progettare gli interni.
Disegnata per seguire l’anatomia del corpo, è pratica perchè impilabile fino ad un massimo di cinque elementi, la Panton Chair è disponibile oggi nella classica finitura lucida e nella versione satinata della new edition.
Adatta in ambiente domestico, in ufficio e in outdoor, la celebre seduta, che negli anni Novanta è stata protagonista di una copertina di Vogue UK , nel corso di 50 anni si è modificata nei materiali, colori e fantasia, ma la sua forma è rimasta tale quale riconoscibile per tutti.
Ad esempio nel settembre del 2010 in occasione proprio del Cinquantenario dalla sua invenzione si è tenuta presso il Flagshipstore Molteni e Dada la presentazione di 20, Green Panton Chairs ossia versioni ecosostenibili del modello classico, realizzate dagli studenti dell’International School of Monza.
La attuale produzione della sedia vede la versione CLASSIC con la scocca interamente realizzata in materiale espanso rigido (polipropilene rinforzato con fibra di vetro tinto in massa con stampaggio ad iniezione) superficie laccata lucida nei colori Bianco, Nero o Rosso oltre alla variante PANTON RE-EDITION, con superficie opaca e finitura satinata nei colori: Bianco, Nero, Rosso, Giallo, Blu, grigio ghiaccio, mandarino, rosso, chartreuse.
La Panton Chair è la prima sedia ad essere costruito da un unico pezzo di materiale continuo.
La Panton Chair ha vinto diversi premi di design a livello mondiale e presenti il collezione di molti musei di fama mondiale.
Icona di design la sedia offre grande comfort di seduta grazie alla base a slitta, insieme con la sua formae materiali flessibili. Può essere utilizzato da solo o in gruppo e anche all’aperto inquanto la scocca è trattata anche per prevenire il precoce sbiadimento.