Elda Armchair

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Design futuristico, almeno per gli osservatori degli anni Sessanta/Settanta, la Poltrona Elda, è un pezzo storico della mente creativa di Joe Colombo.

 

E’ uno dei suoi primi prodotti, disegnato nel 1963, ma entrata in produzione nel 1965 è chiamata con il nome di sua moglie, appunto Elda. All’epoca disegnata per la azienda italiana Comfort è oggi invece prodotto da Longhi.

La struttura e la scocca della poltrona sono in fibra di vetro da uno stampo in poliuretano, la base è montata su un dispositivo di perno di rotazione ed è qui con questa poltrona che Colombo iniziò ad usare plastica per moduli di grande superfici.

 


Il corpo a forma di conchiglia, ha sullo schinale i suoi comodi cuscini in pelle che rivestono la parte interna della monoposto e assicurano anche una sorta di isolamento acustico.
La base della poltrona ruota, con un sistema di rotazione di 360 gradi  che assicura la mobilità degli utenti. La scocca può essere nelle due versioni nera o bianca.

 

Elda è uno dei primi oggetti d’arredamento in cui il materiale plastico è rinforzato dalla fibra di vetro. Per la poltrona Elda, Colombo, pensò di bandire l’uso della scocca in legno per gli imbottiti (usato in tutte le poltrone dell’epoca), ispirandosi alla tecnologia di costruzione degli scafi delle barche per ottenere con il materiale composito una struttura che fosse leggera ma anche resistente.

La struttura autoportante, come detto, poggia su una base tonda girevole, mentre la parte concava è rivestita da questi elementi imbottiti tubolari in gommapiuma e pelle, rimovibili.

Le linee avvolgenti richiamano sia le poltrone tradizionali in uso negli anni Cinquanta  sia le più innovative poltrone come la  Egg chair di Jacobsen o la serie Tulip di Saarinen (1956 e 1958) dalla cui forma a calice della scocca e sistema ruotante, trasse qualche spunto – creando uno spazio nello spazio, in cui ci si sente in pieno relax, comodi isolati e protetti.

Joe Colombo credeva nel futuro e nella tecnologia anche applicata alla casa le sue note prefigurazioni come ‘..terremo i telefoni in tasca..’ e che si sarebbe progettato presto con l’ausilio del’cervello elettronico’.. sono davvero azzeccate. Questo testimonia la visione futuristica dei suoi progetti diventati un segno distintivo e testimoniato dalla presenza anche della poltrona Elda, in uno telefilm cult degli anni Settanta, Space 1999 (noto in Italia come  Spazio 1999).

 

In questa serie televisiva italo-britannica di fantascienza, ideata nel 1973 si raccontava il futuro e nei cui allestimenti interni compare più volte la poltrona Elda di Joe Colombo.

Prodotto della storia del design, la poltrona Elda si conferma ancora una volta presente in una collezione da museo, per le sue caratteristiche particolari anche Elda  è esposta al “Museo d’Arte Moderna” di New York e al “Louvre” di Parigi, e si conferma ancora, anche la poltrona da collocare in interno molto ricercato, oggetto per veri appassionati e cultori del design.