Impossible wood

Pubblicato il Di in Sedie, Sedie

Novità design 2011 firmata dal duo di designer Nipa Doshi e Jonathan Levien, per Moroso l’abbiamo vista al Salone del Mobile di Milano 2011. Questa volta con Impossible wood, il legno è la fonte di ispirazione con le sue caratteristiche.

Realizzata con un materiale detto liquid wood con proprietà tattili e visive diverse dalle altre plastiche industriali,un materiale plastico con una percentuale di fibra di legno che conferisce alla seduta un effetto ossidato simile a quello del cuoio, a tratti vissuto.

Un composito termoplastico realizzato utilizzando per l’80% fibra di legno e per il 20% polipropilene e che può essere lavorato con i convenzionali macchinari per lo stampaggio a iniezione, un piccolo miracolo tecnologico fatto di cinghie sagomate sorretto da sottili gambe in metallo.

 

 

La pressione e il calore dello stampo lasciano evaporare l’umidità dalla fibra di legno che, a sua volta, brucia sulla superficie dell’utensile in alluminio, creando qua e là un effetto ossidato simile appunto a quello del cuoio.

 

Richiamandosi alle sedie con telaio in legno piegato, leggere e graziose, ma impossibili da realizzare se non per stampaggio a iniezione: da qui il nome “Impossible wood” che legno impossibile.

 

Ispirato anche dal lavoro di Martin Puryear, uno scultore afro-americano che ha fatto un pezzo chiamato Cedar Lodge nel 1977 , un’ installazione costruita usando sottili  strisce sovrapposte parallele di legno, legati tra loro con anelli orizzontali. Questo suggerisce il modo in cui sono stati fatti i  primi prototipi di “Impossible wood. Adottando un linguaggio improvvisato costruito per sfuggire al processo controllato e fluido di solito applicata alla generazione di forme plastiche.

 

Adatta anche come poltroncina da esterno, il nuovo materiale offre grande versatilità, il risultato è una sedia eco-compatibile profilo essenziale ed agile che si sintetizza nelle linee raffinate e nella struttura leggera e femminile della seduta. Ideale in soggiorno o in uno stanza studio da sposare ad esempio con un tavolo scuro creando un  contrasto, visto anche la  varietà di colori sempre nelle tonalità molto chiare: dal beige al verde al blu.