Gestione delle risorse, efficienza energetica e concetti socialmente compatibili, ecco i criteri su cui sarà basato il posto di lavoro di domani. Il futuro, infatti, sarà imperniato sull’ecologia e sulla sostenibilità. Vale in generale, ma ancor più per il terziario. Oltre il 40% per cento della popolazione attiva si reca quotidianamente in ufficio. Per l’industria e la ricerca è un motivo più che sufficiente per creare offerte interessanti di “Green Office” con materiali riciclabili, sistemi intelligenti e soluzioni energetiche efficienti.
A Colonia al salone ORGATEC 2012, dal 23 al 27 ottobre, i leader del settore presenteranno le più moderne tendenze e soluzioni per l’ufficio, l’ambiente e la sostenibilità.
Il mondo del lavoro è in rapido mutamento. In ufficio le procedure operative devono essere rapide, le vie brevi e l’high-tech svolge un ruolo importante. Gli orari di lavoro flessibili, gli uffici mobili e il cambiamento demografico richiedono nuovi concetti. I dipendenti non più giovani in collaborazione con chi si lancia ora nel mondo del lavoro devono poter essere produttivi in condizioni ottimali. Al tempo stesso le aziende devono poter risparmiare sulle risorse e operare con la massima efficienza. Ed è proprio qui che si profilano notevoli potenzialità. Con i nuovi materiali, i prodotti intelligenti e le soluzioni socialmente compatibili in ufficio arriva una ventata di aria fresca. Questi fattori si riflettono positivamente sul bilancio di fine anno sia in termini di profitti che di immagine dell’azienda.
La Green Enconomy s’impone
“L’idea di uno sviluppo sostenibile è un modello ispiratore pienamente riconosciuto come valido e accettato nella società”, spiega Marlehn Thieme, presidente del “Consiglio per uno sviluppo sostenibile” (Rat für Nachhaltige Entwicklung), in occasione del decimo anniversario della strategia nazionale della sostenibilità del governo federale tedesco. Thieme ne deduce: “Un’azienda è vincente in termini di competitività proprio grazie ad uno sviluppo sostenibile e non malgrado una tale scelta. Lo hanno confermato negli ultimi anni molte imprese, indipendentemente dalla loro dimensione”.
Questo trend non si riflette solo nel comportamento dei consumatori, anche l’ambiente di lavoro ne è permeato. Il termine ‘Green Economy’ da qualche tempo non è più un concetto modaiolo, bensì una linea guida fatta propria da molte aziende e in futuro sarà un importante requisito delle imprese di successo. L’attenzione è focalizzata naturalmente sulla emissione di CO2 neutrale e sui materiali lignei provenienti da gestioni forestali sostenibili, ma anche sui marchi di qualità biologica, sulla salute e sugli aspetti sociali del lavoro. Un’azienda moderna si distingue per l’impiego di materie prime ecosostenibili e per l’adozione di processi produttivi non inquinanti e di tecnologie basate sul risparmio energetico.
Secondo il “HR-Report 2011” dell’istituto per l’occupazione IBE (Institut für Beschäftigung und Employability), commissionato dall’agenzia di lavoro interinale Hays, il 38,5 per cento dei 439 dirigenti intervistati ha valutato il punto “Promuovere una cultura aziendale sostenibile” come un aspetto operativo essenziale.
Cresce l’importanza degli smart building
La sostenibilità si sta profilando sempre più importante anche in tema di edifici: l’83% dei responsabili decisionali del settore immobiliare è dell’avviso che nei prossimi dieci anni la sostenibilità sarà un aspetto strategico assolutamente prioritario nel settore terziario. Tale la conclusione di un’analisi dell’“Offices 2020 – Programm“ di Jones Lang LaSalle. Benoît du Passage, Managing Director Jones Lang LaSalle Francia e responsabile per l’Europa del sud, puntualizza: “La sostenibilità presto sarà un requisito indispensabile di un immobile di categoria 1A. Nei prossimi anni si avrà una forbice dei prezzi dei green building e degli altri edifici. Anche gli utenti tengono sempre più conto della sostenibilità nella progettazione delle superfici. Il costo energetico inferiore e il conseguente risparmio sarà un argomento sempre più a sfavore degli edifici più vecchi dagli affitti più bassi”.
Le aziende leader si assumono responsabilità ecologiche
Anche nel settore dei mobili per ufficio si stanno ingrossando le fila delle imprese che puntano su una gestione sostenibile. Ad esempio nei mobili per ufficio è considerevolmente cresciuta la percentuale di materiali riciclabili. I prodotti dai costituenti separabili e gli smalti all’acqua, e ancora, la fabbricazione di mobili senza essenze tropicali, sono elementi che si riflettono positivamente sul bilancio ecologico. L’adozione di soluzioni modulari e la produzione di prodotti di lunga durata a garanzia della tutela ambientale sono diventati tasselli della filosofia aziendale di importanti mobilifici del settore. Lo stesso vale per la scelta deliberata di non impiegare PVC o altri materiali superflui. Inoltre, nella maggior parte dei casi i fabbricanti utilizzano i materiali compositi solo ancora se necessario per rendere il prodotto più sicuro. Anche i più moderni impianti fotovoltaici e per il trattamento dell’acqua e i procedimenti per la rimessa in circolo degli articoli resi sono finalizzati alla preservazione delle risorse.
Marchi di qualità a garanzia della qualità verde
Di pari passo con la sostenibilità diventano sempre più importanti i marchi e le etichette di certificazione. Le etichette spuntano però come funghi ed è sempre più difficile orientarsi. L’istituto Öko-Institut e.V. ha pubblicato perciò un elenco di categorie merceologiche selezionate secondo criteri ecologici e sociali e valutate analizzandone le certificazioni. In breve: nel settore dei mobili la certificazione “ÖkoControl” si è aggiudicata il primo posto con la valutazione “molto consigliabile”, assegnata però solo per i mobili ad uso abitativo, non per quelli per ufficio. Seguono le certificazioni “Blauer Engel”, “Österreichisches Umweltzeichen”, “Europäisches Umweltzeichen” ed “eco-Institut”. Queste sono state classificate come “consigliabili” sulla base di una vasta gamma di criteri di sostenibilità. Altre importanti etichette: “FSC” (gestione forestale ecologica), “PEFC” (gestione forestale sostenibile), “LGA-schadstoffgeprüft” (per mobili certificati per le emissioni e gli agenti inquinanti) e “Das Goldene M” (sistema di qualità del RAL). Le modalità operative responsabili nei confronti dell’ambiente e quelle attinenti alla salute sono inscindibilmente legate. L’etichetta “Quality Office” si fa garante di questo nesso. Non si tratta di un marchio di certificazione e di qualità nel senso stretto del termine, ma di un riconoscimento della qualità assegnato in base alla linea guida sui criteri di qualità per i posti di lavoro nel terziario L-Q 2010(Leitlinie – Qualitätskriterien für Büro-Arbeitsplätze). Lo standard ecologico delle aziende è documentato inoltre da bilanci ecologici riconosciuti, formulati secondo criteri definiti ad esempio in EMAS II o ISO 14000.
Modalità operative sostenibili in ufficio
Durante l’orario di lavoro si continuano a commettere comunque grandi peccati ambientali: negli ultimi 20 anni l’industria cartaria è riuscita a ridurre il consumo di carta, legno, acqua ed energia primaria incrementando l’utilizzo di carta riciclata dal 49 al 70%, tuttavia il consumo generale di carta è aumentato, come riportato dal gruppo di lavoro federale tedesco sulla gestione responsabile dell’ambiente B.A.U.M. (Bundesdeutscher Arbeitskreis für Umweltbewusstes Management e.V.). Il consumo di carta in Germania nel 2010 è ammontato a 243 kg pro capite. Tutti i giorni ogni cittadino consuma mediamente 700 g di carta. Larga parte di tale consumo è da addebitare alle aziende. “La quantità di carta in formato DIN A4 consumata ogni anno nei 17 milioni di posti di lavoro del terziario in Germania potrebbe formare un nastro della larghezza di un metro con cui avvolgere 250 volte l’equatore”, ha calcolato approssimativamente Dieter Brübach, membro della direzione del B.A.U.M. “E gli uffici non si limitano ad utilizzare solo la carta in grandi quantità. Per la Germania le stime parlano di circa 55 milioni di confezioni apposite per toner e di 8 milioni di cartucce macinate ogni anno dalle stampanti e che per la maggior parte finiscono nella spazzatura”. Un altro problema non indifferente è il crescente fabbisogno energetico degli uffici dotati di un parco di attrezzature IT sempre più nutrito: già oggi il tre per cento circa dell’energia elettrica in Germania è consumato dagli equipaggiamenti informatici degli uffici, con tendenza in crescita. È un motivo più che sufficiente per l’associazione per l’ambiente per indire quest’anno la quinta edizione del concorso “Ufficio e ambiente” (Büro und Umwelt). La premiazione si terrà il 24 ottobre 2012 al salone ORGATEC.
Luci brillanti e risparmiose
In tema di luci in ufficio è possibile risparmiare in misura considerevole: le tecnologie LED e le lampade a risparmio energetico consentono di illuminare gli uffici a basso costo e lasciando, per di più, ampio spazio alla creatività nel design e nell’arredamento. ORGATEC 2012 nel “Lighting Competence Centre” mostra l’enorme varietà di prodotti offerti in questo settore imperniato sull’importante tema dell’illuminazione. In questa sede al motto di “Un mondo di luce in ufficio” (Lichtwelt Büro) il “Bartenbach LichtLabor” offre spunti affascinanti. Ambientazioni realizzate con modelli e dotate di aree nelle quali sperimentare direttamente la luce illustreranno temi quali “Luce del sole”, “LED”, “Luce e salute” e “Luce e materiali” e, inoltre, vi presenteranno le loro innovazioni gli espositori interessanti. Le moderne soluzioni illuminotecniche finalizzate al risparmio energetico e i controlli delle luci, da una parte producono una luce di qualità migliore, dall’altra, consumano meno energia abbassando così anche l’emissione di CO2. Fatti tutti i conti, le potenzialità di risparmio energetico offerte dalle luci in ambito commerciale e industriale è superiore al 30%.
Gli uffici benessere
La creazione di posti di lavoro sostenibili però non è solo una questione di materiali ed efficienza energetica. I moderni progetti per uffici devono essere incentrati soprattutto sull’uomo. Poiché “Lo stress sul posto di lavoro è notevolmente aumentato”, segnala l’Università di Kassel. Gli esperti della “Gesellschaft für Arbeitswissenschaft”, riunitisi in congresso a Kassel, sono dell’avviso che tutto ciò è evitabile adottando modalità lavorative impostate su criteri di sostenibilità e basando i rapporti sul rispetto. “Oggi oltre il 10% dei giorni di inabilità al lavoro di collaboratori e dirigenti di qualsiasi professione è dovuto allo stress sul posto di lavoro”, spiega il Prof. Dr. Oliver Sträter, psicologo del lavoro e dell’organizzazione all’Università di Kassel. Dagli inizi del 1990 le malattie psichiche sono triplicate. “In un ambiente di lavoro moderno devono imporsi una cultura del lavoro evoluta e una buona direzione”.
Molte soluzioni verranno presentate in tal senso al salone ORGATEC dal 23 al 27 ottobre a Colonia.