Designer britannico tra i maggiori esponenti della metà del XX secolo, Ernest Race è stato un importante designer tessile e di arredamento contraddistinto da un linguaggio formale molto personale. Nacque a Newcastle-upon-Tyne nel 1913, si forma con uno studio triennale in interior design a Londra, presso la Bartlett School of Architecture, e poco dopo la laurea, iniziò a lavorare come disegnatore per l’illuminazione con la ditta Troughton & Young, azienda leader dello stile modernista architettonico negli anni 1930.
Nella sua carriera Race è stato in grado di collaborare con personaggi importanti come Walter Gropius e il fondatore della Isokon, Jack Pritchard. Per la sua formazione fu interessante il periodo trascorso nel 1937 in India, dove rimase per quattro mesi disegnando tessuti. Al suo ritorno a Londra aprì un negozio a Motcomb Street, Knightsbridge, per vendere prodotti tessili e tappeti tessuti a mano che in quel viaggio aveva concepito. Il negozio, che durò fino al 1939. Accanto ai tessuti, che erano simili per stile, colore e tecnica ai disegni prodotti del Bauhaus, Race realizza mobili multistrato laccati bianco dalla società di Gerald Summers, creatori di semplici mobili.
I disegni astratti di prodotti tessili di Ernest Race sono stati pensati i per una varietà di interni, soprattutto quelli degli architetti del Movimento Moderno, e sono stati utilizzati ampiamente usati da Walter Gropius all’ Impington Village College nel 1939.
Dopo aver trascorso la guerra come un vigile a Londra a fine della guerra, Race rispose ad un annuncio sul The Times, dove si cercava un designer per realizzare i più innovativi mobili inglesi del periodo post-bellico si cercava un collaboratore che potresse progettare utili mobili prodotti in serie. Ma dopo sei anni di guerra quasi tutti i materiali, soprattutto legno, erano in offerta estremamente bassa, l’uso del legno doveva essere razionato, pertanto Giordania e Race furono costretti a pensare di usare un materiale diverso. Così tra il 1945-46 iniziarono a produrre arredi accessibili in alluminio, già usato per la produzione di aeromobili in tempo di guerra e per le sottili aste di acciaio pieno utilizzati nella fabbricazione degli armamenti.
Nel 1946, alla mostra ‘Britain Can Make It’, al Victoria & Albert Museum, Race presentò al pubblico la sua gamma di mobili in alluminio pressofuso. Lo stile tradizionale della gamma, accanto a processi di fabbricazione nascosto e rivoluzionario.
L’arredamento spaziava dalla sala da pranzo al salotto, mobili tutti realizzati con materiali metallici o di recupero. Le sedie erano per facilità di assemblaggio e spedizione, erano assemblate da una selezione di base di cinque componenti intercambiabili prodotta da sand-cast e alluminio lucidato a mano.
Nel 1947 l’alluminio venne pressofuso con una tecnica utilizzata in precedenza per la realizzazione di involucri di bombe incendiarie. Per i piani dei tavoli e pareti credenza Race mise a punto un ingegnoso sistema di pannelli commercializzati in prodotti come Holoplast, il tavolo in laminato plastico con finitura mogano.
I mobili di Race, sollevatati da terra con le loro gambe affusolate, avevano una leggerezza visiva, che contrastava notevolmente con il resto.
Con la serie di mobili in metallo, Race ebbe notevole successo e la proposta venne accolta con entusiasmo, tanto che uno dei primi ordini per 1500 sedie e tavoli, erano per le truppe sulle navi che stavano portando a casa i militari smobilitati.
In quel periodo, venne allestito anche lo showroom di Race, elegantemente decorato con semplici pareti bianche e tappeti di cocco che ha sottolinevano l’eleganza scultorea dei suoi mobili. Race dimostrò un’eccezionale capacità di valutare oggettivamente le esigenze del mercato contro le restrizioni del materiale. La gamma di mobili in alluminio, ha avuto una lunga storia ad esempio la sedia da pranzo BA3 viene fabbricato fino al 1960, la stessa sedia nel 1954, nove anni dopo la sua data produzione, venne insignita della Medaglia d’oro alla Triennale di Milano.