Tra i lavori di Franco Albini uno dei più celebri agli amanti del design è senza dubbio Luisa, la sedia disegnata prodotta e distribuita dal 1955 al 1980 per Poggi e in seguito riproposta da Cassina entrata a far parte della collezione Cassina I Maestri.
Razionale e misurata, la sedia è realizzata in legno, con struttura portante di schienale e sedile in acciaio e imbottitura in poliuretano espanso . Proposta in noce tinto mogano, frassino naturale o frassino tinto ardesia e rivestimento in pelle o tessuto.
Luisa è frutto di un percorso progettuale, che porta alla realizzazione di una sedia definita da molti un vero capolavoro. Luisa è pensata per la produzione in serie, la ricerca su questo tema ha inizio già intorno alla fine degli anni 30, di cui sono realizzati pochi esemplari. La versione definitiva risale al ’55, ma vi furono precedenti esperienze che precedettero la versione definitiva . Come le sedie per la villetta Pestarini del ’38 e per casa Minetti del ’39, le poltroncine in legno e vimini di casa Neuffer a Ispra del ’40 e le sedie dell’Istituto di Dermatologia cosmetica Hotz a Milano del’45.
La prima edizione della sedia Luisa si fa risalire al 1939 e di questa versione cui non si hanno foto. Segue la riedizione del 1942 a cui segue quella del 1949, prodotta da Knoll. La quarta riedizione della sedia Luisa è prodotta da Slica di Recco e infine la più nota, la quinta riedizione, la cui realizzazione, legata ai disegni del 1954-1955, prodotta dalla falegnameria Poggi, per arrivare poi al 2008 con la ultima riedizione di Cassina.
La struttura interamente in legno, venne inizialmente proposta in teak, mogano, frassino, per poi essere realizzata in noce e palissandro. Seduta e schienale sono in impiallacciato di betulla, imbottitura dapprima in gommapiuma poi poliuretano espanso. La sedia Luisa è in collezione al Moma di New York e al Museo della Triennale di Milano.
Con la sedia “Luisa” (1949/55) Albini ricevette il Premio La Rinascente – Compasso d’Oro del 1955.
Nel lavoro di Albini designer si mostrano i metodi ed i modi “d’artigiano” acquisiti lavorando con Gio Ponti, come con la sedia Luisa per la cui realizzazione seleziona i legni, calcola la stagionatura e dosa le sagome.Caratteristico lo studio misurato dei componenti come gli elementi che si aumentano la loro sezione in prossimità dell’attacco con un altro componente (dove si deve sopportare lo sforzo maggiore aspetto rintracciabile anche nelle strutture di molti edifici di Albini) conseguenza di una correttezza strutturale e visiva e di una chiarezza nell’uso dei materiali.