Carlo Mollino come abbiamo visto è stato un personaggio di spicco nel campo dell’architettura e non solo. Personaggio poliedrico, Carlo Mollino ha avuto un ruolo come grafico, ingegnere, scenografo e designer.
Nel campo del design Carlo Mollino, è stato un designer non legato all’industria, nel senso che i suoi progetti sono mobili non seriali bensì dei veri e propri prototipi, sviluppati come pezzi unici o in serie limitate. Una figura quella di Carlo Mollino che unisce, le competenze del progettista con quelle tecniche dell’artigiano, forte del suo estremo rigore e raffinata competenza, Mollino, ha saputo attingere a ogni stile e movimento artistico.
Parallelamente all’attività di architetto è negli anni quaranta che Mollino, iniziò l’attività di progettista di interni e di designer. I suoi arredi, sperimentali fondono l’utilizzo di tecniche costruttive artigiane con-nuovi materiali e tecnologie, come il compensato curvato a strati sovrapposti.L’estetica che ne deriva non è direttamente riconducibile ad alcuna corrente artistica, bensì è ispirato dalla natura. Da questo tema infatti Mollino riprese le forme della propria produzione artistica, rielaborandole con estrema abilità e miscelandole con elementi propri del Modernismo, dell’Art Nouveau, del Surrealismo, del Barocco e del Rococo. Mollino, da alcuni studiosi considerato un designer rivalutato solo dopo la morte , nel 1973.
Tra le sue opere ricordiamo il drago da passeggio, realizzato in occasione del capodanno 1963. Si tratta di una scultura in carta pieghettata e decorata da lui stesso. Altre delle sue opere sono oggi conservate al Moma (Museum of Modern Art) di New York e al Victoria & Albert Museum di Londra. Sono stati poi riprodotti in serie almeno alcuni dei prototipi più interessanti da lui disegnati.
Tra le opere più note: il tavolo “Arabesco” (1950), il tavolo “Reale” (1949), lampada “Cadma” (1947), e la poltrona “Gilda” (1947).