Lina Bo Bardi – 2° Parte

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L’opera di Lina Bo Bardi, architetto e designer trovò la sua  massima espressione in Brasile. Tra le opere di architettura più note nel 1951 costruisce la sua prima opera: la Casa de Vidro, sua residenza, uno dei primi esempi di uso del cemento armato in architettura domestica.

 

 

Alla attività di professionista affianca quella di insegnante, tra il 1955 ed il 1957 insegna Teoria dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura dell’Università di San Paolo e scrive il testo: ”Contributo propedeutico all’insegnamento della teoria dell’architettura”. Negli stessi anni anni inizia il progetto e la realizzazione del Museo di Arte Moderna di San Paolo che verrà concluso solamente nel 1968.

Nel 1958 si trasferisce a Salvador de Bahia dove è invitata ad insegnare Teoria e Filosofia dell’architettura. Contemporaneamente, con Martin Gonçalves, realizza diverse scenografie e si occupa dell’organizzazione della mostra “Bahia no Ibirapuera” presentata alla V Biennale d’Arte di San Paolo.All’inizio degli anni ’70 il lavoro della Bo Bardi è prevalentemente rivolto alla progettazione di scenografie per teatro e cinema e nell’organizzazione di due grandi esposizioni: “La mano del popolo brasiliano” (1969) e ”Ritrovamenti” (1975). Nel 1977 ha inizio il progetto di recupero della fabbrica della Pompéiala cui costruzione proseguirà lentamente nei dieci anni successivi.Tra il 1986 ed 1989, si stabilisce a Salvador de Bahia dove viene invitata per il piano di recupero del centro storico; qui realizza diversi progetti tra cui la Casa do Benin e il recupero della Ladeira da Misericordia.

Nel 1990 inizia il progetto per la nuova sede del Municipio di San Paolo nel Palazzo degli Industriali ed il restauro del Teatro Officina.

Lina Bo Bardi, muore a San Paolo nel 1992. In arco di 30 e più anni, Lina Bo Bardi partecipò a un numero sorprendente e vario di progetti. Ha progettato abitazioni private (sia esterni ed interni), progettato mobili moderni in legno compensato e legni brasiliani nativi che ammirava per la loro “forza” intrinseca e la “bellezza”. Il più famoso progetto di design di Lina Bo Bardi è la sedia imbottita Bowl su un telaio metallico (1951), ispirata dal fatto che ogni oggetto disegnato dovrebbe assumere una forma che mostra la sua “logica naturale”.

Sono state dedicate molte mostre all’opera dell’architetto ricordiamo nel 2012 in occasione della Biennale di Architettura di Venezia 2012 la mostra LINA BO BARDI La libertà dell’architettura presso la Galleria internazionale d’arte moderna di Ca’ Pesaro e  sempre nel 2012 è stata inaugurata “Lina Bo Bardi: Together”, curata da Noemí Blager, un’altra mostra a lei dedicata  presso la British Council Gallery di Londra.