Una personalità eclettica nel panorama del design è senza dubbio Poul Henningsen il quale oltre essere stato un architetto, si è distinto come poeta, compositore, editore,scrittore, giornalista e critico d’arte, fu la voce intellettuale della Danimarca.
Nacque a Ordrup nel 1894, studiò dapprima scienze delle costruzioni tra il1911 e il 1914 alla Tekniske Højskole di Copenaghen proseguendo poi gli studi in architettura tra il 1914 e il 1917 al Polyteknisk Læreanstalt, dove disegnò il suo primo candeliere per un progetto di interni senza però sostenere l’esame finale. Significata in questo senso la sua frase: “Quando, la sera, dalla cima di un tram, si guarda in tutte le case del primo piano, fa rabbrividire il modo in cui le case della gente tristi sono. Mobili, tappeti di stile, tutto quello che in casa non è importante rispetto al posizionamento dell’illuminazione. Non costa soldi illuminare una stanza correttamente, ma richiede cultura “.
La sua opera nel mondo del design, ha un ruolo interessante nel campo del design di lampade ma non solo, a Poul Henningsen, si deve la teoria illuminazione tanto che divenne primo esperto della Danimarca in materia. Poul Henningsen ha lasciato oltre 100 disegni di lampade, molte delle quali sono state realizzate solo dopo la sua morte.
Tra i suoi primi lavori, nel 1919, disegnò un orinatoio come spazio pubblicitario per la fabbrica di birra Carlsberg (per cui progettò anche un candeliere), presentato nel 1925 all’Exposition internationale des Arts Décoratifs et industriels modernes di Parigi, insieme alle lampade della serie PH estranee alla linea estetica ispirata al classicismo presente negli altri oggetti esposti nel padiglione danese, che confermarono lo spirito di provocazione dell’architetto che con i suoi prodotti voleva riformare l’immagine della città moderna.
Si dedicò anche al giornalismo, per 8 anni scrisse come critico per la rivista d’arte Klingen e per quotidiani come Politiken ed Extra bladet.
La sua carriera di giornalista continua dal 1926 al 1928 quando diventa direttore della rivista Kritisk Revy anche se la sua produzione artistica però, fu indissolubilmente legata ai suoi studi sull’illuminazione e al progetto delle lampade per interni. Per i suoi scritti Poul Henningsen era conosciuto come un serio e forte critico della società e dell’architettura.
Henningsen ha sempre vissuto e lavorato in Danimarca e nell’ambito culturale e artistico della Scandinavia, incarnando la contrapposizione tra artigianato di alto livello e design industriale. Il designer si fece portavoce delle correnti d’opposizione estetica, rinfacciando ai suoi avversari il fatto che rimanessero ancora “irrisolti tutti i problemi della modernità”. Le sue lampade rappresentano la sua presa di distanza dalla tradizione preindustriale scandinava.
Henningsen, come Alvar Aalto, contribuì alla diffusione del funzionalismo in Scandinavia: all’Esposizione di Stoccolma del 1930 erano già presenti esempi di funzionalismo, ma i principi della Bauhaussi affermarono solo nel dopoguerra.Poul Henningsen morì nel 1967 contribuendo in vita, non solo come progettista ma anche come teologo impegnato e provocatorio.