Poul Henningsen – 2 parte

Pubblicato il Di in Monografie

Poul Henningsen, architetto e designer svedese, si è distinto nel panorama del design internazionale per aver sviluppato il tema dell’illuminazione e per la progettazione di lampade anche se il suo talento era molto diversificato.

 

 

Poul Henningsen Grand Piano: concept di pianoforte disegnato nel 1931.

Poul Henningsen Grand Piano: concept di pianoforte disegnato nel 1931.

All’inizio della sua carriera, i suoi progetti si basavano sull’architettura funzionale tradizionale, con il tempo, l’interesse si spostò verso l’illuminazione. Già all’età di 18 anni, aveva iniziato a sperimentare con la luce diventando il primo esperto della Danimarca in teoria dell’ illuminazione.

Dapprima, i suoi studi si basarono proprio sulla ricerca di una luce armoniosa, diffusa come quella naturale, ideale per l’abitare modernoLe lampade erano ideate per la produzione di massa, prodotti pensati per  qualsiasi esigenza specifica e per ogni ambiente.

Già nel 1922 Henningsen progettò un sistema di illuminazione composto da una sfera con anelli planari riflettenti, esposto alla Esposizione Autunnale degli Artisti, e disegnando il fanale riflettente Slotsholern per il dipartimento di illuminazione del Municipio di Copenaghen. Nel 1924  disegnò la prima lampada multi schermo  completando un percorso di ricerca avviato già nel 1921 con il progetto di numerose lampade in rame e vetro. Questi corpi luminosi sono progettati come macchine per ottenere il massimo di luce riflessa, grazie al sistema di schermi incastrati gli uni agli altri, tali da far arrivare la luce là dove necessaria, impedendo allo stesso tempo l’abbagliamento.

Poul Henningsen applicò i suoi principi in diverse situazioni  perfezionate progressivamente, fino all’imponente Kogelen (pigna) o Artichoke (1958), nella quale grazie alla struttura complessa, la luce si distribuisce sulla più ampia superficie possibile. 

Fondamentale nella carriera di progettista fu la collaborazione con la fabbrica di lampade di Louis Poulsen, iniziata nel 1925. L’azienda aveva acquistato importanza nel 1892 quando allestì la prima centrale elettrica di Copenaghen, trasformandosi da rivendita di vini in negozio all’ingrosso di materiale elettrico. Proprio grazie alla collaborazione di Henningsen divenne una fabbrica di lampade, diventando esponente di punta del design minimalista danese.

Con la Poulsen, Henningsen lavorò alla progettazione delle lampade per la sezione danese all’Exposition des Art Décoratifs di Parigi. Per questo lavoro Poul Henningsen venne premiato con la medaglia d’oro e la Poulsen con la medaglia d’argento come produttori. Un imprevisto spianò la strada alla ricerca sulle lampade a luce diffusa indiretta: durante l’allestimento si rese necessario aumentare l’illuminazione della sala principale del padiglione. L’intervento consisteva nel progettare altri quattro corpi luminosi da realizzare in loco e in tempi brevi. A modello ci sarebbero potute essere le lampade già realizzate in alpacca ma dato che risultavano abbagliare oltre misura, fu necessario sperimentare un materiale leggero e a riflessione diffusa che consistette in un tessuto con una trama di filo metallico.

Le lampade della collezione PH presentarono un progresso sia sul piano tecnico, basandosi su analisi scientifiche che tengono conto delle curve di distribuzione e riflessione, che su quello sociale. La ricerca nel ca,po dell’illuminazione operata da  Poul Henningsen hanno infatti contribuito a migliorare il sistema di illuminazione e le condizioni di vita della popolazioni, essendo fin dall’inizio pensate per essere economicamente accessibili a tutti.