Icona anni Sessanta, la Pastil chair è insieme alla Ball Chair e alla Bubble chair una delle opere più rappresentative di Eero Arnio, grazie alla quale venne insignito nel 1969 dell’ American Industrial Award .
Colorata ampia è comoda seduta la Pastil chair è stata definita dal New York Times come: “le forme più comodo da tenere il corpo umano”. Realizzata in fibra di vetro è ideale per uso interno oltre che esterno, questa seduta disegnata nel 1968, è ancora oggi distribuita da Adelta in 8 colori differenti.
L’ idea nasce come evoluzione della seduta a sfera, di cui la Pastil ne mantiene il diametro. Leggermente a dondolo il primo prototipo della Pastil venne realizzato in polistirolo . Questo aiuto Aarnio a verificare le misure, ergonomia e capacità di dondolo. Il materiale, fibra di vetro, consente alla Pastil chair, anche scivolare sulla neve o galleggiare sull’acqua.
Il vetroresina laminato a mano su stampo, liscia la superficie visibile è perfettamente lucida, ma l’altra superficie è leggermente ruvida. Aarnio tende coprire o nascondere questo lato dei prodotti in fibra di vetro, in Pastil questa parte è all’interno e quindi totalmente invisibile.
Il dizionario del design Conran definisce le opere di Aarnio ogggetti ‘”che sembrano saggi in stile d’epoca , oggetti di scena di Barbarella”. Infatti, come già la Bubble chair o la Ball chair anche Pastil è una seduta iconica che compare nei film fantascientifici coma la serie serie televisiva italo-britannica Space: 1999.