1. Parlami un po di te… chi sei, dove vivi, quanti anni hai e gli studi che hai fatto…?
1. Tell me something about yourself… Who are you, where do you live, how old are you, what did you study (at university)?
Ciao! Sono Federico, vivo e lavoro dividendomi tra Milano (80%) e Treviso (20%), ho 30 anni e ho studiato Interior design presso lo IED di Milano (istituto europeo di design). Terminati gli studi mi sono trasferito a Parigi lavorando per uno studio di progettazione d’interni e visualizzazione 3D. Nel 2008 rientrai a Milano per lavorare presso Vudafieri Saverino Partners, studio di architettura specializzato nel settore retail. Dopo tre anni ho aperto il mio studio occupandomi di interni e prodotto
Hello! I’m Federico, I live and work 80% in Milan and 20% in Treviso, I’m 30 years old and I have studied Interior Design at the IED in Milan. After the university, I moved to Paris working for a design firm and 3D visualization. In 2008 I returned to Milan working at Vudafieri Saverino Partners, an architectural firm specializing in retail. After three years I opened my own studio dealing with interiors and product design.
2. Cos’è per te il design?
2. What does design mean to you?
E’ indiscutibilmente una vera passione, sono racconti, positività ma anche equilibrio ed eleganza. Allo stesso tempo è una valvola di sfogo che intervallo tra i vari lavori d’interni.
It’s unquestionably a true passion, stories, positive feeling but also balance and elegance. At the same time it is a pleasure that range among the various interior work.
3. Qual’è la tua filosofia per la progettazione degli oggetti?
3. Do you have a personal design philosophy? How would you describe it?
Probabilmente data la mia formazione come interior designer, sono oggetti pensati per vivere in ambienti, indifferentemente dallo stile. Mi piace reinterpretare, partire da un concetto e svilupparlo al fine di renderlo funzionale.
Probably being an interior designer, are objects designed to live in spaces, indifferently of the style. I like to reinterpret, starting from a concept and develop it in order to give them functionality.
4. Quali sono i materiali che preferisci?
4. Which materialsdo you use the most in your projects?
Amo tutto ciò che trasmette forte matericità: metallo, legno su tutti.
I love everything that gives strong materiality: metal and wood above all.
5. Raccontami brevemente gli oggetti che mi hai inviato…
5. Tell me something about the objects you have sent me…
Sono arredi nati osservando e rielaborando il mondo dell’arredo industriale; complementi solitamente utilizzati lontano dagli ambienti “nobili” della casa che, attraverso l’uso di materiali pregiati e dal forte feeling artigianale (come pelle, ottone, legno) assumono una nuova connotazione diventando oggetti da esporre e vivere.
Frutto di questo ragionamento, un carrello industriale su ruote diventa una seduta, uno scaffale da magazzino muta in scrivania operativa, una scaletta in libreria e infine un insieme di elementi industriali assume la funzione di unità lettura trasportabile.
Partendo da quest’ultimo, l’intenzione è stata quella di creare una sorta di “cellula abitativa” dedicata al mondo lettura. Si chiama biblioteca in quanto racchiude in piccolo tutte le sue caratteristiche principali: mensole per libri, lampada per illuminazione diretta e doppia seduta; questa si divide in chaise longue e seduta da tavolo. Itinerante grazie alle piccole ruote per essere comodamente spostata.
La libreria è “figlia” della biblioteca itinerante in quanto ne riprende il design. In questo caso le mensole rimovibili e i piedini sono in ottone.
Lo scaffale d’arte è una scrivania operativa a tutti gli effetti: ripiano, mensole e illuminazione dedicata. Il concetto base di questo arredo è l’elaborazione dello scaffale tradizionale da magazzino, qui impreziosito e reinterpretato attraverso l’uso dell’ottone per la struttura e fasce di cuoio per reggere i piani a sbalzo in legno effetto tessuto.
L’ispirazione per la panchetta deriva dal classico carrello industriale, rivisitandone il design e posizionando sopra ad esso imbottiti di diversi materiali e dimensioni al fine di creare una seduta..
Furnishings are born looking and rearranging the industrial furniture; furniture usually used far from “noble” rooms of the house that through the use of quality materials and of great craftsmanship feeling (like leather, brass, wood) assume a new connotation becoming objects to be shown and live. The result of this reasoning, an industrial cart on wheels becomes a sitting, a warehouse shelf turns into operative desk, a ladder in bookcase and a set of industrial elements assumes the function of reading transportable unit. Starting from the latter, the intention was to create a sort of “living cell” dedicated to reading. It’s called library as it contains all its main features: bookshelves, lamp for direct lighting and double seat that’s divided into a chaise lounge and traditional sitting. Itinerant due to the small wheels to be easily moved. The Libreria is the “daughter” of the biblioteca itinerante because it evokes the design. In this case the removable shelves and pins are brass. The scaffale d’arte is an operative desk: Working top, shelves and dedicated lighting. The basic concept of this furniture is the elaboration of the traditional warehouse shelf, embellished here and reinterpreted through the use of brass in the structure and leather bands to hold the wooden shelves. The inspiration for the panchetta comes from the classic industrial cart, revisiting the design and placing over it different upholstery in order to create a seat.
6. Quali sono i tuoi progetti futuri?
6. Do you already have any project for the future?
Sto lavorando a nuovi arredi da presentare il prossimo anno dando un seguito al progetto esposto durante l’ultimo fuori salone di Milano; Nel frattempo mi sto dedicando anche alla candidatura per partecipare a prossimi eventi di design. Parallelamente seguo progetti d’interni.
I’m working on new furniture to show next year. In the meantime, I’m dedicating to the application for upcoming events of design. At the same time I’m doing interior design projects.
7. Quale oggetto del passato ti piacerebbe aver progettato?
7. There is an object of the past that you wish you had designed?
Ce ne sarebbero parecchi… ma quando osservo la libreria “veliero” di Franco Albini resto sempre incantato.
There would be many … but when I look at the furniture “Veliero” by Franco Albini I’m always enchanted.
8. Alla premiazione degli Oscar Paolo Sorrentino ha citato il suo Pantheon di personaggi che hanno ispirato la sua vita, fra i quali Fellini e Maradona. Tu chi inseriresti nel tuo Pantheon ?
8.Paolo Sorrentino during his ‘Great Beauty’ Oscar Acceptance speech appointed Fellini, Madonna and Scorsese as their inspirers. Do you have any? Who are they?
Come ispirazione direi il designer statunitense Wormley; ammiro molto Nendo, i fratelli Bouroullec e Vincenzo De Cotiis, mentre considero estremamente interessante l’approccio lavorativo di Oliviero Toscani.
As inspiration I would say the American designer Wormley; I really admire Nendo, the Bouroullec brothers and Vincenzo De Cotiis, while I consider extremely interesting the working approach of Oliviero Toscani.
9. Ritieni che l’autoproduzione dei propri pezzi sia la nuova via per i designer?
9. Do you think that self-production is a new possible way for designers to make their design?
Non so se sia LA nuova via, ma sicuramente è un valido sistema per promuovere se stessi e le proprie idee imparando al tempo stesso varie tecniche di lavorazione. Quest’ultima è la cosa che reputo più interessante, il fatto che molti designer si trovino spesso a confrontarsi con piccoli artigiani imparando così l’arte della manodopera e i relativi vincoli/problemi costruttivi mi appassiona. Incentivare lo scambio tra creatività (designer) e maestranze artigianali può essere solamente un fattore di crescita per entrambi. In passato lavorai per alcuni mesi saldando e piegando metallo, inizialmente questo lavoro temporaneo non mi appassionò ma è proprio grazie a quell’esperienza che sono riuscito a ideare gli arredi presentati al fuori salone.
I’m not sure if it is THE new way, but it’s certainly a good way to promote themselves and at the same time learning the various artisans techniques. That’s the thing that I consider most interesting. Encourage the exchange between creativity (designer) and craft workers can only be a growth factor for both. In the past I worked few months welding and bending metal, initially I was not enthusiast of this temporary job but it’s thanks of that experience if I was able to devise the furniture presented to Milan design week.
10. Qual’è il tuo rapporto con la cucina? (Hai mai progettato oggetti per la cucina?)
10. Which kind of relation do you have with the kitchen and the cooking? (Have you ever designed kitchen tools?)
Fino ai vent’anni mangiavo sempre le stesse cose; Nel tempo sono diventato curioso ma non altrettanto capace a cucinare. Design e cucina sono due mondi molto più vicini di quanto si possa pensare, non solo c’è uno sviluppo costante di utensili, piatti, pentole ecc, ma anche il tema della ricerca e sperimentazione li vede uniti. Nel 2007 ho progettato per la mia tesi un concept cucina in collaborazione con Schiffini associando le azioni che compiamo in cucina al loro caratteristico materiale: taglio e preparazione con legno, lavaggio (acqua) con pietra e cottura con vetroceramica (induzione)… da qui sono nati tre blocchi materici.
Until twenty years, circa, I always ate the same things; Over time I became curious but not equally capable to cook. Design and kitchen are two worlds much closer than we might think, not just for the constant development of utensils, dishes, pots, etc., but also research and experimentation sees them together. In 2007 I designed a concept kitchen for my thesis in collaboration with Schiffini cucine, associating the actions we take in the kitchen to their characteristic material: cutting and preparing with wood, washing (water) with stone and baking with glass-ceramic (induction) … finally obtaining three matter blocks.
11. Dimmi qual’è la tua ricetta culinaria preferita.
Vado a periodi, diciamo che sullo sfondo c’è sempre la classica pizza ma subito dopo branzino con pomodorini e patate.
Let’s say that in the background there is always the classic pizza but soon after sea bass with tomatoes and potatoes.
Che aspettiamo allora, iniziamo a cucinare. Ecco la ricetta…
What are we waiting time, begin to cook. Here is the recipe…