Protagoniste esperienze d’eccellenza dove la tecnologia e le collaborazioni tra diverse discipline hanno prodotto risultati unici al mondo: si va dalla tintura della lana alla depurazione dell’acqua lagunare, fino a giochi non convenzionali e stampa di mobili e ponti in 3D.
L’evento è parte di Olandiamo in Veneto, che per tutto il 2014 e parte del 2015 sta toccando le province venete con un fitto calendario di eventi culturali, convegni e partecipazioni
(Venezia, 12 novembre 2011) Le eccellenze olandesi nell’ambito delle tecnologie applicate a creatività e design saranno protagoniste di CulT Venezie-Salone Europeo della Cultura, in programma dal 21 al 23 novembre al Terminal San Basilio di Venezia. L’Olanda è infatti Paese ospite della 4° edizione della manifestazione, intitolata CULTURA 3D Design-Print-Manufacture, e sabato 22 novembre proporrà convegni e workshop con i più importanti esponenti del mondo culturale e creativo dei Paesi Bassi. L’obiettivo della partecipazione è incentivare un confronto a 360° e avviare nuove collaborazioni tra Italia e Olanda (per informazioni sul programma e per iscriversi agli appuntamenti: www.veneziecult.it).
La partecipazione a CulT è realizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, con il contributo del Creative Industries Fund NL e la sponsorizzazione di Transavia, curata da Wanda de Wit ed è inserita nel programma di “Olandiamo in Veneto”, il progetto ideato e organizzato dall’Ambasciata e dal Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia per far conoscere l’economia, la cultura e la società olandesi in Veneto, che per tutto il 2014 e parte del 2015 sta portando eventi in tutta la regione per promuovere collaborazioni e partnership tra Olanda e Veneto in virtù dei tanti fattori di collegamento in campo economico e culturale, il legame con l’acqua, il turismo, la storia, l’enogastronomia ecc.
Il programma della giornata prevede tre masterclasses della durata di un’ora e mezza ciascuna con i protagonisti di esperienze ad alto tasso di innovazione che esemplificano il ritorno a una creatività “crossover”, dove il risultato finale è dato dalla collaborazione di soggetti e competenze diversi e complementari, proprio come nelle antiche botteghe, senza dimenticare però le esigenze del mercato: si parlerà di giochi non convenzionali applicati alla vita quotidiana, tinture naturali che producono scarti commestibili, e stampa in 3D di mobili e addirittura di ponti.
Alle 10.30 la giornata sarà aperta dalla masterclass di Monobanda & Owen Harris (www.monobanda.nl/en), designer specializzati nella realizzazione di giochi non convenzionali sia su piattaforme digitali che di ruolo, che sfruttano la tecnologia per creare piattaforme che incoraggino la creatività e la ricostruzione dei legami tra giocatori. Giochi che vanno oltre la dimensione del puro intrattenimento e puntano a migliorare la vita quotidiana, come verrà illustrato e dimostrato nel corso del workshop. Come? Motivando a lavare i piatti o riconoscendo denaro perché abbiamo guidato responsabilmente, o ancora riducendo i livelli di ansia e stress.
Alle 14 appuntamento con Overtreders & Henriette Waal (www.overtreders-w.nl), due studi olandesi per la progettazione degli spazi che hanno in comune l’interesse per le specificità dei luoghi e amano esplorare i vecchi processi di produzione, applicando le potenzialità della progettazione contemporanea alle antiche tecniche artigianali. A CulT presenteranno la loro esperienza e coinvolgeranno i partecipanti nella tintura della lana con prodotti naturali come ortica, robbia, mallo di noce e bucce di cipolla e nel recupero dei prodotti di lavorazione del processo per ricavarne zuppe e bevande calde e nella potabilizzazione delle acque della laguna realizzando un piccolo impianto per il trattamento delle acque.
Alle 15.30 la terza e ultima masterclass sarà quella di Dirk van der Kooij (www.dirkvanderkooij.nl), designer che si definisce artigiano, anche se per la realizzazione dei suoi prodotti impiega macchine e tecnologia: sono suoi ad esempio i primi pezzi mai realizzati al mondo di grandi dimensioni, ad esempio mobili, realizzati con stampanti 3D. A Venezia presenterà in maniera interattiva due dei suoi lavori stampati in 3D, che hanno attirato l’attenzione di numerosi musei; lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Vitra Design Museum e il MoMA di New York hanno acquistato le opera di Dirk. Al momento è impegnato nell’ampliamento della sua collezione di mobili.
Ma la giornata olandese a CulT Venezie non è finita: alle 17 ancora in programma un incontro sui temi dei workshop introdotto dall’Ambasciatore dei Paesi Bassi, Michiel den Hond, e dal direttore culturale di CulT Venezie, Antonio Marconi. Tra i relatori ci sarà anche lo Studio Joris Laarman (www.jorislaarman.com), un vero laboratorio sperimentale in cui operano artigiani, scienziati e ingegneri mossi dall’obbiettivo di aggiungere una dimensione culturale al progresso tecnologico e spaziano dai mobili alle installazioni museali, architettura, cinema e laboratori universitari. A Venezia Tim Geurtjens, Chief Technology Officer dello Studio, racconterà il loro impegno nel settore della robotica avanzata per sviluppare le stampanti MX3D, in grado di stampare oggetti metallici di dimensioni teoricamente illimitate: come il progetto ambizioso di costruire il primo ponte al mondo stampato in 3D, che sorgerà sopra uno dei più antichi canali del centro storico di Amsterdam.