Un mondo sempre più sfaccettato, sorprendente, capace di regalare emozioni nuove e mutevoli, dove anche il concetto di business segue questi frenetici cambiamenti. Le distanze si abbreviano – realmente e virtualmente – si allacciano relazioni nuove in spazi non convenzionali che diventano, grazie all’utilizzo di materiali di primissima qualità e alla tecnologia più all’avanguardia, vere e proprie aree ufficio.
A questa nuova filosofia di vita si ispira la mostra “My Design Coffee-House” che l’Art Director e Interior Designer Elisabetta de Strobel ha ideato in esclusiva su incarico di Abitare il Tempo (co-located da quest’anno con Marmomacc) in scena dal 24 al 27 settembre 2014 a Verona. La collaborazione per Abitare il Tempo dell’Interior Designer attribuisce ancora maggior valore all’importanza di questo spazio, che per il secondo anno consecutivo si presenterà in una veste tutta nuova con un’ispirazione che sconfina i campi convenzionali.
“Visto che tutto è fragile e provvisorio guardiamo con fiducia ai larghi spazi riorganizzati in piccole unità, estremamente funzionali, amabili, mutevoli, adattabili, trasformabili, modulabili. E il design in questo nuovo rinascimento insegna linee diverse, curiose con grande rispetto della forza della natura che ci accoglie” spiega Elisabetta de Strobel.
Lo si intuisce dall’organizzazione dei cento metri quadri che ospitano My Design Coffee-House dove si possono trovare varie aree sviluppate per un business del futuro anche con nuove tecnologie. L’angolo roulotte, l’angolo in volo, quello dedicato alle stampanti 3D e ai multipli e ancora l’angolo con vista luna, tutti concorrono a far riscoprire l’idea di viaggio, di movimento. Un continuo evolversi non solo statico su un luogo, ma in viaggio, così da tenere sott’occhio tutti i frammenti di cambiamenti che scorrono veloci nelle nostre vite frenetiche.
Molte le collaborazioni importanti per rendere la percezione dello spazio più reale possibile: AirDolomiti, 3DZ Rapid Prototyping, Fos ceramiche, ImperfettoLab. Un mix, una fusione di vari punti di vista, incorniciato da forme pratiche e robuste, che partono sempre da archetipi classici, rendendoli fruibili e flessibili. Arredi di classe come quelli offerti da Bertelè mobili, Brunello 1974, Morelato, Busatto, regalano allo spazio un’aria di contemporaneità legata al classico intramontabile.
La mostra, organizzata in piccole aree che determinano la possibilità di sviluppare il business del futuro, offre anche nuovi momenti di incontro attorno ad un riscoperto benessere di lusso e quindi di ospitalità ed è qui che entra in gioco acqua Sole Arte, esempio di eleganza, genuinità, internazionalizzazione e qualità. “Il nuovo lusso è purezza delle linee – conclude Elisabetta de Strobel – ricerca dell’essenziale, viaggio dove la possibilità dell’inatteso aspetta di essere scoperto da uomini curiosi che si mettono in cammino”.