Arredativo Design Magazine

Le Case di Arredativo: Design Cult in Office

L’ ufficio è il luogo di rappresentanza per eccellenza, ed è  qui che spesso capita che trovino giusta collocazione i pezzi di design cult che  per il loro valore intrinseco più di altri possano contribuire a  rappresentare una posizione elevata nella società. Un esempio di queste scelte è Eames Lounge  Chair,  perfetta in ufficio se non direttamente per la scrivania, per ricreare uno spazio di conversazione.

Questa poltrona in compensato modellato e pelle, progettata da Charles e Ray Eames per  Herman Miller è del 1956 ed è stata la prima sedia progettata per un mercato di fascia alta. Esemplari di questa sedia sono  in  collezione permanente al Museum of modern art di New York. Altra iconica sedia girevole perfetta per l’ufficio specie per l’angolo conversazione o relax, è la Egg Chair. Una seduta comoda di grande effetto, disegnata alla fine degli anni Cinquanta da Arne Jacobsen  per gli interni del Royal Hotel di Copenhagen.

Molto più ergonomica per essere utilizzata alla scrivania è invece la Aluminium chair di Vitra disegnata da Charles & Ray Eames nel 1958, per la residenza privata di un collezionista d’arte di Columbus, Indiana (USA). Per questa sedia gli Eames  abbandonato il principio della scocca e optano per estendere un pannello di tessuto o pelle tra due longheroni di alluminio e creano uno schienale teso ma elastico. 

 

Ma la regina dell’ufficio è spesso la scrivania tra i modelli cult immancabile la scrivania di Albini per Knoll International del 1958.

Una scelta minimal e rigorosa contraddistinta per la presenza di cristallo e acciaio fusi insieme e completato dall’utile cassettiera in essenza di rovere tinto nero disponibile anche in laccato bianco. Forme più dinamiche sono invece quelle di Carlo Mollino, come la scrivania Cavour del 1949.

Anche in questo caso il top è all’insegna della trasparenza con top in vetro, ma con linee futuriste e struttura in legno. Sulla scrivania immancabile il punto luce  per questo meglio una lampada orientabile e snodabile. Design  cult è in questo senso Tolomeo di Artemide uno dei prodotti di punta dell’azienda. Progettata nel 1986 da Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina  la lampada  Tolomeo è stata realizzata in diversi modelli, caratterizzati da un innovativo meccanismo di sospensione che rappresentano un’evoluzione delle tradizionali molle già impiegate sulle lampade a braccio.

 

In ufficio praticità ed ordine non manchino mai, quindi una libreria come la libreria di Vico Magistretti nota come Nuvola Rossa. Si tratta di una libreria in faggio naturale o laccato nei colori nero o bianco con struttura pieghevole e quattro ripiani centrali asportabili.

Nuvola Rossa è pieghevole, di grande semplicità nata  dall’analisi e dalla reinterpretazione degli elementi costitutivi della tipologia a fiancate e ripiani. Su questa base, l’oggetto fu ricondotto alle sole diagonali di controventatura, utilizzate anche come struttura portante per i ripiani, eliminando i fianchi.

Altra libreria di grande effetto scenografico è la libreria veliero di Franco Albinidisegnata negli anni Quaranta. La libreria è composta da due montanti in legno di frassino con puntali in ottone, e tiranti in tondino di acciaio inox . I ripiani sono realizzati in vetro temperato e stratificato 3+3 mm.  Altro oggetto cult per l’ufficio è  Bobi di Joe Colombo un carrello contenitore per  Bline e considerato un pezzo di design storico degli anni settanta. Talmente cult da essere stato premiato allo SMAU nel 1971  e in Collezione permanente del Museum of Modern Art, New York  e Collezione permanente della triennale di Milano.