Tra mille stili e tendenze, ciò che resta intramontabile è il design, in particolar modo restano quei pezzi che ormai hanno fatto la storia, quei pezzi cult che ieri come oggi, riescono ad essere contemporanei e a fare delle nostre case un interno di classe. Forme semplici ed essenziali, firmate da maestri del design, si tratta spesso di oggetti nati dalla sperimentazione e dalla ricerca e che oggi sono conservati nei principali musei di arte e design.
Ma al di là di qualsiasi riflessione storica, ci piace raccontare la nostra casa Design Cult a cominciare dalla sala da pranzo, composta da alcuni pezzi che non possono mancare, ascrivibili nella categoria “must have”.
Immaginando quindi uno spazio open space, il tavolo è inevitabilmente l’oggetto al centro della scena, qui un tavolo design diventa punto focale.
Perfetto in questo caso è il tavolo di Warren Platner distribuito da Knoll International elegante trasparenza con top in vetro e base in acciaio. Tema il filo di acciaio che in questo tavolo conta ben 1000 saldature a filo. Costruito con componenti metallici finiti in nichel lucido con rivestimento protettivo una vernice trasparente.
Lo stile del tavolo determina la scelta per le sedie e in tema di sedute storiche un posto di rilievo lo hanno le Eames Plastic Side Chairs di Charles e Ray Eames oggi prodotte e distribuite da Vitra. Un tocco di colore ma anche multicolore per una sala informale. Disegnate nel 1950 l’ originale, è stata la prima sedia in plastica prodotta industrialmente, sviluppato in collaborazione con Zenith Plastics per il concorso ‘Low-Cost Furniture Design’ organizzata dal Museo d’Arte Moderna. Nella versione attuale in polipropilene, queste sedie offrono un comfort elevato.
Alternativa è optare per assonanza di stile e materiale, come ad esempio con una Side chair distribuita da Knoll, opera di Harry Bertoia, con sedile e base costituite da barre di acciaio saldate in cromo lucido o polvere bianca e con cuscino che si aggancia al telaio grazie ai bottoni a pressione.
Alternativa la Wire chair di Charles e Ray Eames ancora in filo di acciaio saldato, una variazione sul tema della Plastic side chair con scocca ergonomica, che unisce leggerezza trasparente con raffinatezza tecnologica. La scocca può essere unita con una varietà di basi, senza rivestimento, con un cuscino o con cuscini di seduta e schienale.
Entrambe si distinguono per la scocca e la base in acciaio in filo, come nel tema della gamba centrale del tavolo di Planter.
Se si parla di oggetti di design in tema di punti luce la lampada che ha fato la storia e senza dubbio Arco di Achille Castiglioni per Flos, inimitabile se pur imitata in versioni più contemporanee, perfetta nella nostra sala pranzo cult anche per i materiali come testimonia la lucentezza dell’acciaio di Arco.
Contemporaneità e design storico un perfetto esempio ne è Nuage di Charlotte Perriand distribuita da Cassina una mobile componibile che nella zona giorno completa lo spazio e aggiunge colore nelle versioni con ante colorate. Una composizione disegnata nel 19 52 ma a suo agio i uno spazio contemporaneo.
La linea Nuage comprende credenze, contenitori, librerie a muro, con appoggio a terra o appese sempre secondo uno stile dettato da linee che simmetriche che si incrociano e rendono il mobile un’opera d’arte contemporanea.
Completa la nostra sala da pranzo un accessorio che per le sue forme il suo stile possiamo sicuramente considerare un ever green è il vaso Savoy in cristallo firmato da Alvar Aalto ed oggi prodotto da Ittala. E’ oggi un icona del design finlandese perte di una serie di arredi personalizzati creati da Alvar Aalto per il ristorante Savoy di Helsinki nel 1937.
E se in fatto di imitazioni questi pezzi purtroppo questi pezzi subiscono l’effetto del loro successo con le imitazioni sono e restano dei pezzi che ci piacciono solo per tutto ciò che rappresenta essere originali.