Creatività e design sono due termini che viaggiano di pari passo con i materiali. La materia, qualunque essa sia, è l’elemento messo a servizio del designer o dell’artista, colui che progetta interpreta e spesso da origine a scenari suggestivi e atmosfere uniche o progetti visionari che diventano opere uniche. Tra le aziende che sposano questa filosofia sicuramente figura Alcantara, azienda Italiana che produce e commercializza in tutto il mondo l’omonimo materiale noto per la sua applicazione nel settore dell’auto ma anche in quello dell’Interior Design.
Abbiamo incontrato Andrea Boragno ( Presidente e AD Alcantara) in occasione del Fuori Salone 2014 e in questo nostro viaggio attraverso il mondo dei Design Hero proponiamo l’intervista che ci ha permesso di conoscere meglio l’azienda .
Qual’e l’impegno di Alcantara nel campo del design?
La parola design è un vocabolo molto ampio, il nostro impegno si gioca su vari fronti e spesso arriviamo a sconfinare nel mondo dell’arte, come l’installazione di Nendo (Salone 2014) che è un esempio di questo impegno a cavallo tra la creazione artistica e elemento d’arredo.
Il nostro impegno in questo campo è fortissimo ormai da tempo, siamo stimolo attivo e passivo nei confronti del mondo del design e direi nelle eccellenze del design quasi avanguardie. Non solo nel campo dell’ interior design ma anche nel design fashion, nell’ industrial design, sconfinando poi fino all’arte come nel caso dell’exhibition che sarà esposta al Maxxi di Roma in partnership con il Museo .
L’installazione “conic-vine” di questo Fuori Salone 2014, ci piace molto. Con Nendo abbiamo un rapporto da tempo, con lo studio facemmo già una exhibition chiamata “Can you imagine?” in cui dava una interpretazione di Alcantara .
Come è lavorare con i designer, che come nel caso di Nendo portano molto del mondo dell’ arte nel design ?
Una delle caratteristiche di unicità assoluta di Alcantara è il fatto di essere interpretabile in infiniti modi e Nendo ne ha dato una personale interpretazione, oggi come tre anni fa con le sue installazioni. Con i designer si crea uno scambio. Noi diamo un materiale versatile che si presta a varie interpretazioni e riceviamo le interpretazioni da parte dei designer. Il nostro materiale è lo strumento attraverso cui riceviamo e attraverso cui il designer o l’artista esprime la sua creatività.
Come nel progetto di Massimiliano Adami, un installazione esposta alla Biennale di Shangai e che abbiamo presentato a Tokyo in occasione di un evento. E’ altro esempio di installazione come la Roll chair dove Alcantara è interpretata in modo strutturale, in modo innovativo.
Diciamo quindi che il designer a volte spinge la ricerca del materiale oltre le aspettative dell’aziende, portando a visioni diverse?
Si certo, il designer porta innovazione stilistica a cui siamo aperti ma sappiamo anche di saperlo fare perché sappiamo che il nostro è un materiale nobile e ci piace dirlo perché è la realtà, dove coniughiamo il materiale, risultato di tecnologia innovativa unica, alla creatività e talvolta anche con artigianalità tipica del creativo e ci piace questo tipo di rapporto.
Che lavoro di ricerca c’è dietro Alcantara?
La ricerca studia le infinite possibilità applicativa, superficiali e non solo oltre a individuare le caratteristiche intrinseche. Ad esempio Nendo aveva presentato delle gabbiette applicate su un piano inclinato che non scendevano questo perché Alcantara ha un “grip” un forte attrito interno, proprietà molto importante nel settore dell’auto.