Prima di partire per la settimana del Salone del Mobile ci eravamo sentiti in dovere di rispondere con un Articolo ad alcune critiche di magazine internazionali sull’evento del Design milanese.
Quello che più ci sembrava strano negli attacchi era questa visione piatta del Salone del Mobile e del Fuorisalone, come se dovessero essere letti come un unico evento.
Girando per Milano durante i giorni del Salone si capisce subito come l’evento abbia più livelli di percezione, come non esista il Salone e il Fuorisalone ma più Saloni e più Fuorisaloni.
Quello che forse è diventato più difficile negli anni è riuscire a leggere i vari livelli del Fuorisalone.
Milano è sempre più una mappa di eventi diffusi, il Fuorisalone è uscito da Via Tortona e da Brera, ha invaso quartieri, periferie portando il design ovunque nella settimana del Salone.
Al tempo stesso le storiche sedi del Fuorisalone, come raccontato in un nostro articolo, devono reinventarsi cambiando e creando nuove partnership (non sempre vincenti).
In tutto questo cercare gli Eventi che per noi hanno rappresentato la Milano Design Week 2015 è difficile, perché durante il Salone si finisce per fare una vera abbuffata di Design che metabolizziamo lentamente durante l’anno.
Sono sicuramente gli Eventi come la Mostra “Nendo Works 2014-15” organizzata da GLAS Italia che racconta un anno di lavoro dello Studio NENDO o l’evento “The Garden of Wonders” organizzato da BE OPEN all’Orto Botanico a rappresentare uno dei punti più alti nella visione artistica del Design.
Però forse l’anima del Salone, di quel design che più ci affascina e ci piace raccontare è in Kurage, la lampada presentata quest’anno da Foscarini realizzata dalla coppia Nichetto Nendo.
Abbiamo intervistato @lucanichetto allo store @foscarinilamps parlando di #design e di #designhero #Fuorisalone pic.twitter.com/kSKgsIEavC
— Arredativo (@Arredativo) April 13, 2015
La lampada realizzata 2 anni fa ed esposta durante il Fuorisalone nella mostra Nichetto – Nendo era uno dei 7 prodotti nati dalla collaborazione dei 2 designer.
É stato Nichetto stesso, intervistato allo showroom Foscarini, a raccontarci di come abbiano realizzato questa particolare collaborazione per dare vita a questi 7 prodotti dimostrando che 2 designer possono collaborare per scambiarsi informazioni e creare qualcosa di nuovo e interessante.
Ed anche Oki Sato che abbiamo incontrato al Museo de la Permanente ci ha sottolineato come questa collaborazione sia stato un modo di confrontare 2 modi diversi di progettare, 2 studi con caratteristiche diverse che hanno dato vita a creazioni originali e creative.
Quello che forse più ci affascina di questo progetto è che Foscarini ha deciso di metterlo in produzione conquistati dalla poetica del progetto, come ci ha confermato Carlo Urbinati, dove hanno capito che il prodotto andava realizzato così come il duo lo aveva pensato, nella sua “fragilità” che è poi la sua “forza” e la sua qualità.
In questo progetto, nella volontà di una Azienda italiana di produrlo, vediamo la vera anima del Salone, dove il design è ricerca e volontà di innovazione, ma tutto con uno sbocco commerciale che serve a far rimanere le nostre Aziende al vertice del design mondiale.