Arredativo Design Magazine

Le regole del gioco, la prima mostra d’arte ospitata dalla Fondazione Achille Castiglioni

Aperto al pubblico nel 2006, lo Studio Museo Achille Castiglioni conserva al suo interno sessant’anni di attività di uno dei più grandi designer del Novecento, Achille Castiglioni (1918–2002). Il Museo offre l’opportunità di osservare non solo gli artefatti da lui progettati, ma anche di entrare in contatto con l’iter progettuale con il quale ha realizzato le sue opere.

Protagonista della stagione d’oro del design italiano, Castiglioni è riuscito a unire la libertà della sperimentazione al rigore della razionalità, producendo alcuni dei più geniali oggetti della modernità che ancora oggi ci circondano nella vita quotidiana.

Il progetto espositivo, a cura di Luca Lo Pinto, e sotto la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti, coinvolge diciotto artisti italiani e stranieri di fama internazionale invitati a un dialogo con le opere, gli oggetti e l’architettura dello Studio Museo, suggerendo possibili forme di contatto con il modus operandi di Castiglioni.

La quasi totalità delle opere è stata concepita ad hoc per questo luogo, come risultato di un processo che nei mesi precedenti la mostra ha visto gli artisti visitare e studiare gli ambienti e le specificità dello Studio Museo. In questo modo, i diversi interventi dialogheranno in maniera peculiare con i vari elementi che caratterizzano lo spazio. Gli artisti sono stati invitati a realizzare opere non invasive, in grado di relazionarsi con il contesto e di mimetizzarsi al suo interno.

 

Le regole del gioco alla Fondazione Achille Castiglioni

 

La mostra, prodotta dalla Triennale di Milano in collaborazione con la Fondazione Achille Castiglioni, è concepita come un omaggio al luogo e a Castiglioni stesso, con l’obiettivo di testimoniare l’enorme influenza che il suo lavoro esercita ancora oggi sulle nuove generazioni di artisti, architetti e designer. L’esposizione, tramite la giustapposizione delle opere degli artisti invitati e gli oggetti presenti nello studio, offrirà al pubblico la possibilità di scoprire, attraverso prospettive inedite e stimolanti, l’immaginario del grande designer.

 

Il progetto vede il coinvolgimento di artisti contemporanei, con linguaggi espressivi eterogenei, al fine di favorire uno sguardo plurale e variegato tanto sulle opere quanto sul luogo che le ospita. In tal senso, non è stato fornito alcun vincolo tematico o linguistico, ma solo il suggerimento a operare tramite interventi “sottili”, al fine di far percepire la mostra e lo studio come un unicum, un solo insieme da interpretare su più livelli.

 

I visitatori saranno accompagnati da un responsabile della Fondazione, che illustrerà lo Studio Museo e il progetto creando, con la propria interpretazione, un ulteriore livello narrativo.

 

Artisti:
Alek O. – Stefano Arienti – Richard Artschwager – Céline Condorelli – Thea Djordjadze – Jason Dodge – Martino Gamper – Max Lamb – Christoph Meier – Olaf Nicolai – Amalia Pica – Lisa Ponti – Charlotte Posenenske – Riccardo Previdi – Emilio Prini – Carol Rama – Mandla Reuter – Patrick Tuttofuoco