Si chiama Orto fra i cortili l’intervento che Piuarch realizza per il Fuorisalone 2015.
I 300 metri quadrati di superficie del tetto dell’edificio che ospita lo Studio – in via Palermo 1, nel cuore di Brera – sono convertiti in un orto permanente e una “farmacia a cielo aperto”, riqualificando anche dal punto di vista energetico e funzionale l’immobile.
Un ecosistema completo, che si avvia nel semenzaio dove sono posti a germogliare i semi per svolgersi secondo il ciclo delle stagioni fornendo cibo, decoro, essenze fino a terminare in compost per alimentare una nuova stagione.
Il Sistema Modulare con i Pallet
Al centro di questo concept c’è l’ideazione di un sistema modulare che utilizza i pallet per costruire strutture facilmente assemblabili che coniughino estetica e funzionalità, a costi ragionevoli. L’Orto tra i cortili non vuole essere un’esperienza singola ma piuttosto un sistema ripetibile su ampia scala per riqualificare superfici non utilizzate.
I pallet sono usati sia come piano di calpestio che, rovesciati, come contenitori per il terreno. In questo modo, con l’impiego di un unico elemento modulare si costruisce il layout dell’orto.
La farmacia a cielo aperto prevede la piantumazione di piante officinali con l’intento di riscoprire le proprietà medicali e terapeutiche di essenze usate per secoli nelle officine farmaceutiche. Non si creerà semplicemente un orto e una zona di piante medicinali ma un viaggio nel tempo, dove storia, lavoro e natura si possano riconciliare.
Benefici
L’Orto fra i cortili è molte cose in una: progetto di riqualificazione energetica dell’edificio, strumento paesaggistico, decorativo, di autoproduzione alimentare, nuovo spazio di rappresentanza, socialità e coworking per chi lavora nell’edificio.
Le piante creano un ecosistema che favorisce la biodiversità, riduce la filiera alimentare e garantisce la genuinità dei prodotti.
Lo strato di vegetazione migliora l’isolamento e incrementa l’inerzia termica dei locali sottostanti. Il sistema a pallet permette inoltre un controllo delle acque piovane, riducendo il flusso delle acque di scarto che entrano nel sistema cittadino.