Declinazioni in stile vintage, il tema di questa primavera sulle pagine di Arredativo.
Ma cosa significa avere uno stile vintage, quali scelte per arredare il nostro interno?
C’è un anima da amarcod dietro a questa scelta d’arredo, un gusto per il passato, ma un passato che non passa mai di moda. Per ogni epoca che si vuole richiamare nell’interno cambiano i riferimenti stilistici: lo stile anni ’50 non è ovviamente uno stile anni ’70.
Tinte pastello, marrone, verde chiaro o altri abbinamenti di colori caratteristici, sono i colori tipici dello stile anni ’50 sostituiti da tinte accese, quasi psichedeliche negli anni ’70 : rosso, giallo, arancione. Non solo, guadando alle finiture, si può decidere si scegliere moquette a pavimento piuttosto che optare a rivestimenti parietali con carte da parati di chiara ispirazione hippie, in omaggio agli settanta.
Non ultimi gli arredi. Ci sono icone di stile intramontabili che in un interno vintage fanno da protagonisti . Se un interno è anni 70 non può mancare ad esempio un oggetto firmato da Joe Colombo, così come lo stile anni 60 si sposa con le sedute di Jaconsen, tipo la Swan chair o la Egg chair.
Ma arredare in stile non è scimmiottare per creare ambientazioni atemporali, bensì è ricercare il giusto equilibrio, tra moderno e contemporaneo, anche con oggetti attuali di chiara ispirazione vintage. Arredi della classicità talvolta mixati con pezzi originali trovati nei mercatini anche dell’usato. Arredare è come sempre mixare, trovare il giusto equilibrio per sposare tra loro le giuste proposte.
Aggiungere anche con accessori del passato come un vecchio telefono, una vecchia radio se non un vaso o altri possibili oggetti che possano diventare protagonisti dello stile vintage, arricchisce lo spazio, aggiunge carattere e definisce in modo deciso lo stile dell’interno.