Maggio 2015 inizia Esposizione Universale a Milano. Evento mondiale dedicato ai temi dell'alimentazione e del cibo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Ma intorno a questi temi si snodano inevitabilmente notizie di architettura arte e design. Visto che il design è per noi “pane di tutti i giorni” abbiamo deciso di raccontarvi uno dei mille volti della storia dell'Expo ossia: le sedie progettate nelle edizioni storiche per i vari padiglioni.
Disegnata dallo studio Kibisi, la Shanghay Chair è, come ricorda il nome, una sedia progettata per l’Expo di Shanghai 2010. La sedia nasce per inserirsi negli interni del Padiglione danese.
Il padiglione Danese è stato progettato da Bjarke Ingels, ispirato al mondo dei popolo dei ciclisti. Il padiglione era infatti caratterizzato da una doppia spirale e da sequenze spaziali continue. Un percorso pedonale ed uno ciclabile conduceva il visitatore dal piano superiore al piano terra del padiglione. Al centro dei due percorsi si snodavano delle panchine minimale che fungono da punto di sosta a disposizione degli spettatori “Panchina sociale” lunga 264m opera dell’artista danese Jeppe Hein.
Le 300 biciclette erano poi messe a disposizione dei visitatori, che con queste potevano percorrere il padiglione. Inoltre sulla cima la scultura della Sirenetta, simbolo della Danimarca, dominava la scena.
Il padiglione era caratterizzato da questo percorso che si snodava senza soluzione di continuità attraversando il padiglione a formare aree pic-nic, saloni, barriere di sicurezza e bar. Stesso concept per la sedia, che è composta da da 4 piccole tavole, come fasce si avvolgono e sovrappongono l’un l’altro per formare la sedia. Fondendosi, le parti che compongono la seduta. Shanghay Chair è realizzata in compensato sagomato ed è stata prodotta da HAY . La Shanghay Chair può essere acquisita in diversi colori ed è facile da smontare e rimontare ricombinando i loro colori a scelta.