Ripercorriamo la storia del premio Italiano legato al design più prestigioso Il Compasso d’oro che ad oggi, conta ben 23 edizioni. Dopo le prime quattro edizioni a cadenze annuali, tra 1954 e 1957, la 5° edizione si svolge dopo due anni, nel 1959 . Quell’anno, tra i progetti premiati, figurano la celeberrima Fiat 500, l’ automobile progettata da Dante Giacosa, è l’anno in cui viene premiata anche la Olivetti Elea 9003 , il calcolatore elettronico di Ettore Sottsass jr., e il KS 1481, lo spremilimoni, di Gino Colombini per Kartell.
Sono anni importanti per il nostro paese in cui la ricerca e la sperimentazione si traducono in progetti importanti e rappresentativi dell’Italian Style. L’anno successivo nel 1960 è la sesta edizione ancora una volta vincitori sono prodotti che hanno fatto la storia.
Tra questi L’ Abarth Zagato 1000, Castalia la lavabiancheria, T 12 Palini la sedia scolastica, di Luigi Caccia Dominioni, Achille Castiglioni e Pier Giacomo Castiglioni, e Static orologio, Richard Sapper, per Lorenz.
Fino al 1970, le edizioni a seguire non avranno più cadenza regolare, dal 1962 al 1970, molti sono i progetti che spaziano nel settore degli elettrodomestici, si sperimenta, si cercano nuovi modi di vivere sopratutto la casa.
Tra gli altri premi il celebre Spazio, la serie mobili metallici di Lodovico Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers, la cucina a gas Modello 700 dell’ Ufficio Progetti Rex, Industrie Antonio Zanussi e Pitagora, Cimbali macchina da caffè, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, e il Tavolo da pranzo, gioco e studio, Mario Bellini, Sandro Pedretti, in giuria personalità che hanno fatto la storia del design Giulio Castelli, Franco Momigliano, Augusto Morello, Bruno Munari, Battista Pininfarina.
Anche nel 1964 tra i premiati ci sono progettisti che hanno fatto la storia del design italiano: Spinamatic, spillatore per birra di Achille Castiglioni e Pier Giacomo Castiglioni e la K 1340, seggioline, firmate da Marco Zanuso in collaborazione con Richard Sapper, per Kartell.
In quegli anni si sperimentano i materiali sopratutto i materiali plastici, infatti tra i vincitori del premio Compasso D’Oro anche Compact un servizio di melammina, di Massimo Vignelli. Accanto a questi progetti, molto attivo era anche il settore degli elettrodomestici e il settore automobile, che in quegli anni ci hanno contraddistinto.
Dopo tre anni nel 1967 la nona edizione, vede ancora una volta nomi importanti tra i premiati e pezzi di design, che hanno fatto la storia come Spider, lampada, del giovane Joe Colombo per Oluce e la lampada Eclisse, lampada da tavolo di Vico Magistretti per Artemide.