La stampa 3D incontra il mondo del food, per esattezza il cioccolato. E lo fa per mano di uno degli studi più affermati nel mondo del design: Nendo. Si tratta della collezione chocolatexture in edizione limitata di 400 pezzi disegnata da Oki Sato per Maison & Objet 2015.
Sono nove i diversi cioccolatini, tutti dalla forma cubica e della stessa dimensione di 26 millimetri. Ma ognuno ha una “architettura unica“ e trattandosi di cioccolato un gusto distinto.
Ogni cioccolatino ha una texture inoltre ogni pezzo è chiamato con un’espressione giapponese : “Tubu-Tubu”, “zara-zara”, “Goro-goro,” “poki-poki”.
I cioccolatini sembrano architetture, sono stampanti 3D, con le forme ardite e scultoree tra cui un cubo a nido d’ape, un wireframe intricato o la visualizzazione di un onda sonora , il tutto realizzato in cioccolato.
Belli e buoni e il caso di dire. La collezione Chocolatexture comprende quindi cioccolatini costruiti da un telaio di cioccolato altri con punte aguzze, altri ancora con interni vuoti o con texture ruvida. Ma quello dei cioccolatini non è per Nendo la prima volta che tratta il tema della stampa 3D anche se intesa in modo diverso rispetto a quanto trattato fino ad ora. Il suo nome si lega alla stampa 3D già nel 2012 quando realizza dei contenitori The lacquered paper presentatati alla Milano Design Week per Nilufar gallery. Contenitori creati utilizzando una stampante 3D che taglia pile di fogli di carta uno per uno .
La superficie dei contenitori è coperta da vernice che ha aderito ai bordi della carta risultando una trama misteriosa che ricorda le venature del legno.