Una lampada da tavolo, un progetto con una storia da raccontare, ricerca stilistica e sperimentazione, nonché due giovani designer affermati a firma del progetto. Tutto questo è Kurage, la lampada disegnata a 4 mani da Luca Nichetto e da Oki Sato dello studio Nendo, e prodotta da Foscarini.
Non un nome qualsiasi, Kurage in giapponese significa medusa e la forma ne è evocativa. La leggerezza è imprescindibile, evidenziata dai lunghi sostegni in legno e dal paralume, con forma a calotta, proprio come quella che caratterizza l’animale marino.
Il progetto di design
Kurage non è un progetto convenzionale. Kuarage è uno dei progetti nati dalla collaborazione tra Luca Nichetto e Nendo, iniziato per caso, tra una chiacchiera e l’altra, in un caffè di Stoccolma. Dalle parole ai disegni, nati ricorrendo al processo creativo che usavano i poeti giapponesi, detto tanka. Questa tecnica prevedeva che il primo poeta, scrivesse le prime tre righe del componimento, un piccola poesia. Poi il testo passava alla seconda persona che componeva le ultime frasi. Ecco, questo modo di procedere è il modus operandi, che ha caratterizzato il progetto Kurage e tutti gli altri pezzi che compongono la Nichetto = Nendo Collection. Nella collezione fanno parte il porta candele wedge of matter , il pouf Portable pot, il tappeto fish skin on the roof , la poltrona bridges for islands, il separe trellis bandaged e la libreria a parete shelves in a comic. La collezione di prototipi ha preso corpo in una mostra al Foro Buonaparte, durante il Fuori Salone 2013. Qui esposto anche Paper ice cream, il prototipo della lampada Kurage ora prodotta da Foscarini.
A differenza del progetto finale, l’ispirazione iniziale dei due designer è stato pensare a delle palline di gelato, con le loro forme e colori.
Nasce da qui il progetto per la lampada Kurage, retta dalle sue gambe sottili in legno di frassino lavorato all’estremità e con il diffusore in carta washi giapponese fatta a mano . Fin da subito, era necessario un materiale leggero per il paralume, per questo si è pensato alla tradizionale carta giapponese, realizzata grazie ad un processo tridimensionale insolito. Il diffusore si appoggia alla base senza montatura, creando un leggero movimento.
La leggerezza contraddistingue Kurage, avvolta da una luce morbida luce ricorda ora una medusa galleggiante, che emergere in tutta la sua forza espressiva.