Quando il design diventa “portatile” allora stiamo parlando di Archivia.
Che ne direste, se ad un tratto Veliero di Franco Albini o la lampada Acquatinta di Michele De Lucchi si trovassero nella vostra borsa o nella vostra tasca. Amanti del design e dell’architettura, oggi questo è possibile.
Grazie ad Archivia, un progetto che celebra in modo originale queste nostre amate discipline insieme ad importanti autori o progetti che ne hanno fatto la storia.
Archivia è una famiglia di oggetti, strumenti e prodotti semplici : taccuino, notes, quaderni, sportina e molto altro, sempre con il comune obiettivo di raccontare di architettura e design.
Ecco allora che ritroviamo su questi accessori la riproduzione dell disegno al tratto in originale di autori importanti completata di una scheda descrittiva in italiano e inglese dell’architettura o del prodotto di design e del suo progettista.
Tra i protagonisti Piero Portaluppi, con il Museo Scienza e Tecnologia e Villa Necchi Campiglio di Milano, Ignazio Gardella con il Pac di Milano, Giuseppe Terragni con la Casa del Fascio di Como, oltre ad architetture di Vito e Gustavo Latis, Pier Luigi Nervi, Luca Scacchetti. Oppure oggetti d’ arredo come quelli di Franco Albini come Luisa e Cicognino o Bisonte stool di Michele De Lucchi.
Raccontare e celebrare l’eccellenze del design e dell’ architettura, ecco l’obiettivo di Archivia . Un modo diverso e originale per dare visibilità alla molteplicità di esperienze, riscoprire maestri del design, ricorrendo ad un linguaggio non didascalico, ma suggestivo, sintetico, che punta alla visione e all’immaginazione.
Riscoprire allo stesso tempo anche quella fase creativa del progetto che è appunto il momento dello schizzo progettuale. Il progetto iniziale quella fase “intima” tra progetto e progettista, matrice e origine di queste creazioni che appartengono al nostro patrimonio culturale.