“Before Design: Classic”: il corto di Matteo Garrone al Salone del Mobile 2016

Pubblicato il Di in Approfondimenti, Eventi, Salone 2016

“Before Design: Classic”   è  questo il nome della  mostra, in programma alla fiera di Rho, ideata per raccontare l’identità del mobile classico, inaugurata il 12 aprile è stata preceduta dal corto del regista Matteo Garrone. E’ il racconto della storia e  dell’abilità produttiva delle aziende italiane, quelle realtà che grazie alla loro manifattura hanno arredato le  case di mezzo mondo. Una ritrovata riconoscenza nei confronti del genere classico,  ancora molto apprezzato in diversi paesi del mondo e valida alternativa al design.

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Una mostra-evento e un corto d’autore sotto la direzione artistica dello Studio Ciarmoli Queda,  per raccontare  il Classico, sotto una nuova luce.

Il Salone del Mobile di Milano rende così omaggio a quello che c’era prima del design, appunto: l’arredo Classico. Un’idea diversa di questo stile che riguardi non solo il passato incisivo sul presente e che guarda al futuro. È questo il punto di partenza di “Before Design: Classic”, la mostra-evento che racconta al mondo il gusto classico “made in Italy”, inteso come categoria trasversale dell’abitare, senza tempo e perciò fortemente contemporaneo.

Il Salone del Mobile ha affidato il racconto di questo stile che attinge alla storia e ad importanti eredità di gusto e cultura – alla visione creativa dello studio Ciarmoli Queda.

Negli 800 mq  dei padiglioni del Salone dedicati alla mostra Ciarmoli e Queda hanno immaginato, con estrema libertà espressiva e grande rigore, un percorso multisensoriale, in cui mettere in scena le differenti componenti del gusto classico nella sua costante attualità, in equilibrio tra ieri e domani, tra il ricordo delle vestigia del passato e una forte tensione all’arte contemporanea.

In parallelo si sviluppa il racconto del cortometraggio d’autore: affidato a Matteo Garrone che ha accettato con grande entusiasmo di contribuire al progetto. Grazie al supporto della fotografia di Nicolai Bruel, il corto, audace e visionario, intende esprimere un’idea di classico che punta a superare qualsiasi barriera culturale, muovendosi tra suggestioni oniriche, immagini evocative e squarci su un futuro tutto da immaginare.