Da alcuni anni è uno dei designer Internazionali più ricercati per il suo stile unico, rigoroso, di carattere: Konstantin Grcic. Designer tedesco, classe 1965 con all’attivo collaborazioni con importanti marchi quali: Authentics, Driade, Flos e Vitra .
Al Salone del Mobile di Milano 2016 è stato tra i protagonisti insieme a Mirko Borsche con EPOCSODIELAK, dell’installazione curata da KALEIDOSCOPE e ZEITmagazin.
E’ il risultato di una collaborazione creativa tra i due famosi designer tedeschi, specializzati nei campi del design di prodotto e di grafica, rispettivamente, che hanno presentato una nuova luce e installazione sonora.
EPOCSODIELAK è Disco Totem free-standing, in acciaio verniciato nero dotato di un gruppo di luci stroboscopiche, laser, una macchina del fumo e mixer. Alimentato da un sistema audio 1200 watt, il progetto proponeva un suono sufficiente luce, sufficiente per trasformare ogni spazio in una discoteca. In edizione limitata e prodotta da Slam Jam.
Si confermano importanti collaborazioni con marchi come Driade. Konstantin Grcic è stato tra i designer invitati da David Chipperfield ad interpretare ed animare la DriadeLivingRoom. Questo è il nome dato allo stand, progettato dallo studio David Chipperfield Architects, ispirato ad una villa pompeiana dove nelle diverse stanze sono ambientate le singole collezioni. Insieme a Philippe Starck, Ludovica+Roberto Palomba, Naoto Fukasawa, Lievore Altherr Molina, Fredrikson Stallard anche Konstantin Grcic, che propone Mingx un’ampia collezione di sedute, tavoli e sgabelli, per l’indoor e l’outdoor, proposta in diverse varianti e in quattro finiture di colore.
Grcic presente anche da Plank con la seduta Remo Plastc chair, già premiata con il German Design Award Winner 2016.
Denso di novità anche lo stand Magis. L’azienda, che quest’anno ha festeggiato i suoi primi 40 anni, ha presentato 2 nuovi progetti di Grcic: Brut e Ettore.
BRUT, è una collezione di tavoli e panche. Il progetto richiama l’uso industriale della ghisa e applica la grammatica di questo materiale al regno dei mobili contemporanei: un materiale solido e senza compromessi. Il nome Brut significa infatti grezzo e non trattato, ma al contempo richiama anche alla mente la dolcezza del vino frizzante. Un nome quindi che esprime raffinatezza e sofisticatezza, che sono anche caratteristiche del nostro progetto.
Il nome evoca qualcosa di grezzo, di non rifinito. Un massiccio pezzo di ferro: pesante e inflessibile. Tuttavia BRUT richiama alla mente anche la dolcezza del vino frizzante, che ci parla di raffinatezza ed eleganza, qualità intrinseche del progetto.
La collezione BRUT è composta da un grande tavolo rettangolare, un tavolo su cavalletto regolabile in altezza, due tavoli rotondi, un tavolo da bistrot e due tipi di panche.
Ettore è invece una simpatica presenza. “Mentre stavamo lavorando a BRUT, la collezione di pezzi d’arredo in ghisa”, dice il designer “Perazza mi chiese di disegnare un mulo da realizzare in ghisa per il 40° anniversario dell’azienda.” Il mulo è il simbolo dell’azienda la collaborazione con il designer di fama internazionale, ha reso il pezzo una piccola nuova icona, questo mulo che diventa oggetto d’arredo.
“All’inizio ne fui sorpreso: pensai che non disegnavo un animale da quando ero bambino. L’ho fatto ed è stato divertente.” (Konstantin Grcic riguardo a Ettore di Magis )
Questi due nuovi pezzi disegnati per Magis si aggiungono agli altri già firmati da Grcic: il tavolo Traffic, i tavoli Cuckoo e la poltrona Sam Son.
Nuove proposte firmate Grcic anche da Flötotto, che in fiera ha presentato PRO, una collezione di tavoli e sedute. Con il suo design intelligente, la sedia PRO utilizza gli elementi del modello pagwood. Dalla collaborazione con Konstantin Grcic, nasce una sedia che unisce funzionalità, ergonomia e design in chiave contemporanea.
Sia le sedie che i tavoli PRO nati dalla collaborazione con Grcic propongono una ampia famiglia di prodotti adatti a tutte le esigenze e i contesti. Poltrona girevole, gambe in legno, struttura a 4 stelle con o senza braccioli e sgabelli .Così anche per i tavoli PRO: in versione workstation, circolare o quadrato con base alluminio e top in MDF e molti altri ancora.
Anche da ClassiCon è il designer tedesco ad essere sulla scena da protagonista. Innanzi tutto Ulisse il Daybed con cui Grcic ha sviluppato la sua idea di un divano letto, unendo la natura simbolica di un semplice divano letto con la materialità di un pezzo elegante e perfettamente artigianale . Il meccanismo di regolazione del divano e la sezione delle gambe si ispirano i disegni classici di Charlotte Perriand e Eileen Gray.
Ulisse è un divano che diventa un simbolo per il relax e il comfort, e con la sua grande superficie reclinabili, senza tesa, sembra quasi come un pittogramma di un divano letto.
Con Ulisse, Konstantin Grcic prosegue la sua collaborazione con ClassiCon, che ha avuto inizio 25 anni fa e ha portato con successo disegni, come i tavolini Diana e il tavolo Pallas.
Ed è proprio Grcic ad aver firmato 25 years grcIc for classIcon, l’ inedita collezione e la mostra pensati per celebrare il 25° anniversario di questa collaborazione .
I più pregnanti disegni di Konstantin Grcic per ClassiCon, proposti con un makeover, in una serie monocroma che vede protagonista il nero. La trasformazione della superficie con vernici particolarmente opache o lucide, metallo brunito nero o rivestimenti con stoffe dai colori intensi come il velluto della collezione Raf Simons per Kvadrat, conferisce ai mobili un’eleganza senza tempo e un’inedita unitarietà all’insegna del monocolore. Una creazione speciale di Grcic per l’anniversario a cui si aggiunge anche il nuovo mobile daybed in legno.
“Ho scelto volutamente il nero perché è il colore che rappresenta il classico moderno e la sua esistenziale oggettività. Il nero è però anche una chiara affermazione di oggi: puro, attuale e radicale.”
I mobili dell’edizione speciale e gli scatti originali di Shirana Shahbazi sono stati presentati durante il Salone del Mobile di Milano, dal 12 al 17 aprile 2016, parallelamente alla fiera, in una mostra separata.
La collaborazione tra Konstantin Grcic e ClassiCon cominciò nel 1991. Grcic aveva appena finito di allestire il suo studio di industrial design KGID a Monaco di Baviera e ClassiCon era stata fondata l’anno prima. Il tratto che li unì sin dall’inizio fu il loro reciproco valorizzarsi e l’atteggiamento di apertura che ne derivava, permeando le forme dei disegni che Grcic cominciò in seguito a sviluppare.