Riscoprire Joe Colombo: le proposte al Salone 2016

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Ogni anno al Salone del Mobile, tra progetti ex novo e nuovi trend, ci troviamo di fronte alle riedizioni. Vere occasioni per rilanciare sul mercato i lavori dei grandi maestri del passato. Questa edizione 2016, ci ha colpito la presenza di molti progetti che portavano la firma di Joe Colombo, il designer scomparso nel 1971 a soli 41 anni, nel pieno della sua carriera. Si tratta di interessanti iniziative di ricerca, rese possibili  grazie alla collaborazione tra lo studio Joe Colombo, guidato dall’architetto Ignazia Favata sua assistente all’epoca, e le diverse aziende, che hanno voluto riscoprire i lavori di questo visionario progettista.

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Si parla di Joe Colombo da Cappellini, dove tra le nuove collezioni, compare la Tube Chair del 1969.  Modulare, flessibile, semplice e personalizzabile,  Tube è il progetto di Joe Colombo che ha fatto la storia del design italiano, inserito nelle collezioni permanenti della Triennale di Milano, del Moma e del Metropolitan Museum of Art di New York. Una seduta iconica completamente destrutturata torna protagonista della contemporaneità grazie ad accorgimenti produttivi di nuova generazione che mantengono inalterate le caratteristiche del progetto originario.

 

Gli elementi che la compongono sono realizzati con la tecnica della rotazione che permette di creare corpi cavi in un solo pezzo, inseribili l’uno nell’altro per ridurre gli ingombri. Lo schienale e il sedile hanno la stessa forma e ogni elemento è intercambiabile a seconda delle necessità. I tubi sono assemblano tra di loro tramite ganci di fissaggio in metallo e il rivestimento è proposto in pelle o tessuto bielastico nei colori Cappellini: nero, bianco, giallo, turchese o arancio.

Si parla di Colombo anche da Ditre Italia che propone  la poltrona Cart, un progetto inedito del 1966 firmato dal designer milanese. Il progetto è frutto degli studi ergonomici sulla seduta e sulla funzionalità degli oggetti che hanno caratterizzato tutta l’attività professionale di Joe Colombo .

Lo Studio, fondato dal maestro nel 1963, oggi guidato  Ignazia Favata, ha fornito i disegni del progetto mai sviluppato né prodotto prima.

Grazie a Ditre Italia, finalmente la poltrona Cart diventa realtà. La poltrona Cart è uno studio di ergonomia associata al tema dell’imbottito. La particolare forma ergonomica è caratterizzata da un unico bracciolo/schienale avvolgente che permette l’appoggio delle braccia ad altezza naturale. Questa superficie unica e la forma inclinata dello schienale conferiscono dinamicità all’oggetto, come fosse predisposto per il movimento.

La poltrona appoggia su due ruote frontali monodirezionali e su due piedini posteriori. Il cuscino di seduta imbottito sporgente permette un comodo appoggio delle gambe e una posizione rilassata. L’edizione del 2016 è proposta  bicolore, interpretando le intenzioni progettuali e gli studi sul colore di Joe Colombo. La combinazione di colori evidenzia l’aspetto monolitico del volume ed il contrasto interno esterno fa risaltare le proporzioni compatte.

 

Ne avevamo gia parlato, anche Varaschin presenta un inedito progetto di Joe Colombo. Si tratta della poltrona per esterni IMPRONTA del 1954 una delle primissime produzioni di  quando ancora frequentava l’Accademia di Belle Arti di Brera ed il Politecnico di Milano. L’oggetto è il risultato di un preciso disegno, completo di schizzi elaborati anche in sezione, che mettono ancora una volta in relazione la figura umana e gli studi ergonomici ad essa riferiti durante la posizione di relax, con le esigenze formali del progetto. E’ caratterizzato da segni incisivi: una forma ben definita iscrivibile in un cubo volta a garantire la comodità della seduta.

Grazie ad un efficace utilizzo di materiali drenanti realizzato tra seduta e scocca, l’acqua defluisce attraverso la poltrona, rendendola adatta all’utilizzo outdoor oltre a quello indoor.

Visto che sembra proprio essere l’anno dei tappeti , ritroviamo protagonista il nome di Joe Colombo anche da Amini carpet. Si tratta della Joe Colombo Collection parte della nuova collezione Amini- Le Grandi Collaborazioni, la nuova collezione si inserisce nella continua ricerca di sintesi perfetta che celebra design italiano e la manifattura. E’ stato scelto dallo staff creativo di guardare all’opera di Joe Colombo, per la sua breve ma importante storia di designer e per la rilevanza internazionale del suo nome. Queste come basi su cui impostare il progetto dei tappeti da cui  nascono così Bulbes e Isola.

 

La collezione Isola  ripropone il segno grafico dei disegni tecnici di Colombo per l’allestimento della ditta Hoeschst alla fiera della plastica di Dusserldorf nel 1970. I colori e la forma circolare danno al tappeto l’effetto di movimento e insieme di equilibrio.

Bubles è anch’esso parte di un progetto grafico di Joe Colombo questa volta fa però riferimento ad ambiti diversi, l’illuminazione cioè la lampada Bolle disegnata per Pallucco nel 1964.

 

Si compone di cerchi, di tre o quattro diametri diversi e composti a creare ritmi dinamici. La collezione propone gli studi grafici degli anni ’70 ma in una scala diversa.

Dalla collaborazione tra Amini carpet e Cappellini nasce infine  il tappeto Tube. Nelle nuove collezioni di Cappellini oltre alla poltrona Tube anche questo  del tappeto circolare. Il tappeto Tube  riproduce il disegno della celebre poltrona destrutturata di Joe Colombo. Il tappeto ha diametro di 240 centimetri ed è realizzato con  lane neozelandesi.

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A queste proposte si aggiunge il celebre Boby prodotto da B-Line che quest’anno si veste di un nuovo colore: Bonnie Blue,un azzurro lieve e intenso per un oggetto intramontabile.

Quando il design è senza tempo, le proposte non hanno età