Tra passato e presente, sono molte le coppie del design. Complicità negli obbiettivi e nella definizione di un progetto. Linguaggi che si mescolano per dare vita e prendere forma in oggetti unici.
Tra i designer che lavorano in coppia negli ultimi anni si è distinto lo studio Doshi + Levien . Si tratta di uno studio internazionale composta dalla designer Nipa Doshi e Jonathan Levien. Coppia nel lavoro e nella vita. Una “contaminazione culturale” che traspare in molti dei loro progetti sempre molto iconici e distintivi.
Nipa Doshi nasce nel 1971 a Bombay da una famiglia Gujarat. Cresce in India, dove si forma presso l’Istituto Nazionale di Design. Nel 1997 si trasferisce a Londra dove si laurea al Royal College of Art e dove si trasferisce dopo un breve periodo passato in India a lavorare con alcuni artigiani.
Jonathan Levien è invece scozzese, si forma dapprima come ebanista poi, consegue poi un master al Royal College. E’ al Royal College of Art di che i due si contrano e nel 2000 fondano lo studio Doshi+Levian. Da oltre 10 anni lo studio con sede a Londra propone progetti interessanti e ricercati e vanta collaborazioni con aziende del calibro di: Moroso, Kvadrat, B & B Italia, Cappellini, Camper, ecc…
Nelle loro creazioni, l’artigianato incontra il design industriale senza tralasciare, il racconto, che sta dietro al progetto. Traspare nei loro progetti ( come Charpoy o ‘My beautiful backside’ di Moroso ) anche una attenzione ai dettagli e un rispetto reciproco delle proprie formazioni culturali che qui si uniscano e danno vita ad un ibrido culturale, sintesi del loro fare design. Una “doppia visione” che lascia intuire le loro differenze, ma si unifica nel progetto come in Chandlo di DB Barcellona o nella Uchiwa armchair la lounge chair di Hay.
Tra i più recenti riconoscimenti ricevuti dallo studio Doshi Levien ricordiamo Elle Decor International Design Award 2015 come Designer Of The Year, il ‘Best of Best’ Interior Innovation award e il Wallpaper design awards 2015 in entrambi per ‘Almora’ lounge chair di B&B Italia.
I loro progetti sono sempre molto caratterizzanti, per questo possono vantare collaborazioni con aziende eccentriche come Bd Barcellona, per quale hanno realizzato Shanty.
Il design diventa un racconto.
Si tratta di un “cabinet” ossia un mobile contenitore per soggiorno presentato dall’azienda spagnola durante la Milano Design Week 2014.
Questo oggetto d’arredo che in Shanty, acquista una dimensione scultorea e arredativa, molto particolare.
E’ caratterizzato dalla decorazione delle superfici ondulate degli sportelli. Questo crea un patchwork di superfici e colori, che ha come riferimento le abitazioni improvvisate del mondo, come quelle del Brasile, dell’ Africa o dell’India. La collezione vuole celebrare queste costruzioni, nella loro accezione più poetica e nella loro dimensione apparentemente temporanee.
La facciata ondulata sembra essere una composizione spontanea di diverse superfici colorate, mascherando un volume razionale e considerato attentamente di immagazzinaggio. Il corpo è asimmetrico pare casuale e ogni porta si apre in modo diverso.
La collezione propone diverse versioni e finiture: Shanty Summer, Shanty Winter, Shanty nero con ottone rifinito gambe e altre versioni colorate o in bianco oppure in nero. L’armadietto può essere composto insieme ad un sistema di specchi che riprende il nome e il concept: Espejo Shanty e che consente varie composizioni.