Quando si parla di Design Duo, succede spesso che si incontrino studi composti da designer con una formazione culturale diversa. Nascono così delle interessanti contaminazioni, che danno vita a progetti significativi,ricercati e interessanti. A tal proposito abbiamo parlato di GamFratesi, il duo italo-danese composto da Stine Gam e Enrico Fratesi e dello studio Doshi e Levian la coppia composta da Jonathan Levien designer scozzese e da Nipa Doshi di origine indiana. Tra le realtà nascenti del design contemporaneo, spicca lo studio Lanzavecchia + Wei .
Si tratta dello studio italo-asiatico composto da Francesca Lanzavecchia e Hunn Wai. Una collaborazione creativa, iniziata nel 2009 e che in questi ultimi anni ha portato ad importanti risultati.
Due designer, due culture di provenienza diverse. Francesca Lanzavecchia classe 1983, si laurea in Product Design presso il Politecnico di Milano, mentre Hunn Wai ( 1980) si specializza in Industrial Design alla National University di Singapore. L’ incontra, avviene alla Design Academy di Eindhoven, dove entrambi seguono un Master in Design diretto da Gijs Bakker, il co-fondatore di Droog Design.
La dimensione “sperimentale” caratterizza la gran parte dei loro progetti, in cui ricerca, artigianato e poesia si fondono. L’approccio sperimentale è evidente in Proaesthetics – Back braces, progetto firmato da Lanzavecchia . Corsetti e bustini sono motivo di riflessione sulla disabilità, la malattia e la fragilità umana.
Tra i primi progetti di Wai, vi è la collezione di sedie Tre di Una. Sedie tradizionali che acquistano una nuova estetica grazie al contrasto che si crea con aggiunte fatte a mano. Un dialogo che parte da due punti di viista diversi. Se da una parte Lanzavecchia concentra sopratutto la sua attenzione sulle relazioni che gli oggetti stabiliscono o possono stabilire con il corpo e l’anima dell’uomo, con uno sguardo attento al futuro, Wai è affascinato dall’impatto e dalla fusione dei materiali, dalle forme e significati.
Il primo progetto insieme è Spaziale, la collezione di arredi la cui struttura è rivestita con tessuto elastico, nato nei 3 mesi di residenza premio per il Design – New Talent award presso Danish Art Workshops .
Fragmented Cabinet è invece il progetto presentato al Fuori Salone. Mobili morbidi, fluidi e duttili, in cui tessuto acquista ruolo principale. Nel 2011 partecipano al Salone Satellite con le lampade Leone, in carta di riso e bambù. realizzate da un artigiano di Singapore con una tecnica antichissima utilizzate per la danza del Leone da cui il nome.
Partecipazione anche in importanti mostre collettive che li porta ad esporre alla Triennale Design Museum di Milano o al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma dove espongono Cupolone + Marmi DIY nell’ambito del “Alcantara-MAXXI Project” .
Hanno ricevuto importati premi e riconoscimenti come il “Young Design Talent of the Year” di Elle Decor International Design Awards nel 2014 e la selezione per il Wallpaper * Design Awards 2013 – “Life-enhancer of the Year” per la lampada da tavolo MonoLight.
Tra i progetti più recenti Fool’s Gold la collezione esposta al Salone 2015 nella mostra Singapore Design : The Alchemists Tall Cabinet & Console, la collezione L+W x JE = PLAYplay per Journey East e Transition per l’azienda ceramica Mirage. Quest’ ultima è una collezione di finiture per interni in 5 tonalità che rappresentano le tappe di un percorso creativo, ma anche ideale da una città all’altra in un viaggio che attraversa l’Italia da Sud a Nord: da Ostuni a Matera, da Matera a Lecce e da Milano a Torino. Lo spirito di ogni città viene raccontata da una nuance di colore estrapolata dal suo paesaggio urbano.
Taco e Plug per Cappellini: tra funzionalità e visione
Lanzavecchia + Wei spaziano da progetti in edizioni limitate per gallerie e musei ( come Rocker per la Galleria Secondome) ai prodotti di massa per i grandi aziende, tra cui spiccano le collaborazioni con aziende come Alcantara, Samsonite, Mercedes Benz per citarne alcune. Tra questi anche Cappellini, per cui hanno realizzato nel 2015, la coppia di tavolini Taco e Plug .
I tavolini di Cappelini sono pensati per il soggiorno, con duplice superficie di appoggio, dalle linee morbide e sinuose. Adatti come supporto, ma anche come porta oggetti o riviste. Proposto in colori accesi di alluminio anodizzato è una proposta contemporanea, per vivere gli spazi di vita sempre più nomadi.