Appuntamento con il design Internazionale al Salone del Mobile di Milano tra cui Czech Selection selezione degli oggetti adatti all’ambiente casalingo e lavorativo in grado di apportare comfort fisico e gioia dei sensi, oltre che di sorprendere la psiche.
Sono sei le aziende qui rappresentate, di cui quattro si dedicano alla progettazione e alla produzione di oggetti d’arredo, e ognuna di esse risponde a esigenze diverse. Il marchio egoé, che espone per la prima volta nella Czech Selection, è un ramo della ditta mmcité, specializzata nell’arredamento urbano, con varie realizzazioni in tutto il mondo. La egoé è stata creata da architetti esperti, che non riuscivano a trovare sul mercato degli articoli adatti all’arredamento di esterni, atti a soddisfare le loro esigenze.
Le collezioni egoé si contraddistinguono per la qualità nella lavorazione delle materie prime locali, in particolar modo del legno e del metallo, per la gradevole scala di colori, per la sobrietà e la praticità, che non rinnega l’eredità della modernista città di Zlín, dalla quale provengono i marchi mmcité e egoé. Sia il contesto industriale dell’anteguerra, che l’ambiente cittadino, hanno indotto gli abitanti allo svolgimento di attività all’aria aperta, alla costruzione di chalet, e al camping, così gli architetti funzionalisti hanno pensato di unire il giardino alla casa e la terrazza all’interno. L’arredamento da esterno, semplice e funzionalistico, ha trovato i propri prosecutori nel marchio egoé, che coltiva la vita all’aria aperta.
Anche la A.M.O.S. design s.r.o. di Brno si ricollega alla tradizione modernista. Si tratta di una ditta attiva da oltre venticinque anni nel mercato ceco dell’arredamento d’interni, che rappresenta i marchi mondiali, progetta interni, consegna oggetti d’arredo in tutto il mondo e sperimenta con il corian. Il mobilio progettato dall’architetto Vladimír Ambroz, fondatore della ditta, è sempre pratico, fatto in un’ottica di risparmio dei materiali, e polifunzionale. La semplicità costruttiva e i dettagli innovativi caratterizzano la sedia pieghevole da sala Mendel oppure il divanetto modulare Pause, che i visitatori delle scorse fiere di Milano hanno già potuto ammirare.
Helena Dařbujánová si è già presentata diverse volte al Salone di Milano, progetta oggetti d’arredo dal 2009. Al Salone 2017 presenta la camera da letto femminile Audrey, ispirata al film Vacanze romane con Audrey Hepburn. Nel film, proprio come si usava all’epoca, i tavolini toilette, i portagioie, i letti e gli specchi creano un arredamento decorativo delizioso, frutto di un’attenta cura artigianale. La stessa Helena Dařbujánová sceglie i propri artigiani in modo che sia i dettagli che la stanza nel complesso abbiano un aspetto intimo, sentimentale e decorativo. I cassetti rivestiti di velluto, le gambe sottili, i cassettini segreti con i preziosi oggetti personali vengono incontro alla femminilità romantica, che ama il profumo e i colori, i ninnoli, i ricordi, i sogni e i ritorni.
Espone invece per la prima volta al Salone un altro giovane studio d’arredamento d’interni, Design Fabrika, istituitosi non molto tempo fa nelle rassegne del design ceco. Il suo designer Jan Vopálka porta negli interni la musica, come potente elemento anti-stress. Il sofà I hear permette un comodo ascolto con la massima qualità del suono, grazie a un sistema audio installato all’interno del divano. Invece la collezione B!NS si ispira alla strada, ai bidoni della spazzatura di latta praghesi, e ha già trovato un efficace impiego nei manifesti degli eventi di design. Gli oggetti d’arredo, con le loro contrastanti imbottiture in pelle e il rimando alle gambe rococò, ricordano lontanamente il postmodernismo praghese della fine degli anni ’80, con la sua ibrida mistura di segni, citazioni, realtà di strada e arte elevata.
Nella collezione ceca non possono mancare gli oggetti in cristallo. Rem Koolhaas ha progettato, per il nuovo Design museum di Londra, il modello di un salotto europeo, nel quale ogni stato dell’Unione europea è rappresentato da un oggetto tipico, naturalmente la Repubblica Ceca è rappresentata dai bicchieri in cristallo.
La talentuosa coppia formata dai giovani designer Michaela Tomišková e Jakub Janďourek dello studio Dechem ha già ottenuto diversi premi cechi per il design contemporaneo e figura al tempo stesso tra i designer che collaborano con la ditta francese Ligne Roset. I due designer sono stati infatti in grado di riscoprire nel vetro la dimensione spirituale, il mondo della pura esperienza interiore e della bellezza, e questo grazie a forme e colori modesti. Il regista Petr Krejčí, nei suoi video, è riuscito a cogliere in modo magistrale la loro umile sensibilità per gli eventi naturali e anche per la magia del processo industriale.
Al contrario, negli oggetti dello studio Qubus, fondato quindici anni fa da Jakub Berdych, si manifesta pienamente il sarcasmo mitteleuropeo, per mezzo del quale egli commenta a volte in modo brutale il mondo che ci circonda, lo stile di vita, i pregiudizi e molto spesso le diverse forme di nazionalismo.
Gli oggetti di Jakub Berdych si scontrano inoltre con le nostre normali rappresentazioni dei materiali e degli oggetti stessi, oltrepassando i confini della loro applicabilità, funzionalità, idoneità e comunicabilità. Ne è esempio lo scaffale Tutto ciò che vuoi (Everything you want) che ha ottenuto la nomina per il premio del design ceco contemporaneo. Jakub Berdych lavora anche come insegnante presso la scuola privata Scholastika, dove tiene un corso intitolato Il vetro e l’oggetto. Anche Jan Němeček e Michal Froněk dello studio Olgoj Chorchoj svolgono l’attività di insegnanti, il loro allestimento per la Czech Selection al Salone del Mobile richiama l’attenzione sulle specificità dell’artigianato ceco, sulla tecnologia e sulle concezioni dei designer. Olgoj Chorchoj è uno degli studi di design cechi che riscuote maggior successo, poiché forma le nuove generazioni di artigiani e produttori, unendo la sfera accademica alla sfera produttiva e al contempo il contesto ceco a quello mondiale.