Era il 1917 quando Senatore Borletti rilevò l’attività dei fratelli Luigi e Ferdinando Bocconi avviata nel 1865. Questa attività erano i primi magazzini italiani di abiti pre-confezionati che già avevano avuto enorme successo in Italia. Questo è l’inizio di quella realtà che poi sarebbe diventata “La Rinascente” .
Nel 2017 si celebrano così 100 anni di questa azienda milanese, che rappresentate uno scorcio della storia del paese e in ciò si ritrova anche il un pezzo di storia del design italiano, per tanto non potevamo esimerci da segnalare questo “anniversario” . Nel 1917 avvenne quindi il passaggio di proprietà dei grandi magazzini Bocconi e fu allora che presero il nome La Rinascente. A dare questo nome fu Gabriele D’Annunzio su commissione dello stesso Borletti, il nuovo proprietario.
Per celebrare l’evento il Comune di Milano | Cultura, Palazzo Reale e la Rinascente, hanno deciso dare luogo ad una mostra, inaugurata lo scorso 24 maggio nelle sale dell’Appartamento del Principe al piano nobile e visitabile fino al 24 settembre 2017.
Attraverso un’eccezionale varietà e quantità di opere d’arte, grafica, oggetti di design, immagini storiche e contributi inediti, il pubblico potrà scoprire come la Rinascente abbia scritto capitoli importanti nella storia del costume, della comunicazione e della grande distribuzione. Sin dalle sue origini infatti, la Rinascente è stata un laboratorio dove sperimentare le novità che provenivano dal resto d’Europa. Il modello di vendita innovativo, derivato dalle iniziali esperienze francesi ( si ispiravano a Le Bon Marché, il grande magazzino aperto a Parigi nel 1838 ), con la merce esposta negli scaffali a prezzo fisso. Questo non solo rappresentò la chiave di volta di un’economia moderna, ma produsse decisivi cambiamenti nella vita quotidiana della nascente società dei consumi, creando nuovi miti e archetipi nel gusto, rivoluzionando l’immagine femminile e maschile e stimolando la nascita dei sistemi produttivi legati alla moda e al design, pilastri fondanti del Made in Italy.
Il progetto scientifico della mostra è stato curato da Sandrina Bandera e Maria Canella, storiche dell’arte, della società e del costume.
La produzione e il lavoro di ricerca sono curate da Memoria & Progetto, associazione culturale che ha selezionato, sotto il coordinamento di Elena Puccinelli, tutti i documenti, le fotografie, i materiali grafici e gli oggetti presenti in mostra. La ricerca nasce dal portale Rinascente Archives dove è stato ricostruito in digitale l’archivio dell’azienda, attraverso la ricerca e la selezione, la riproduzione e la valorizzazione delle immagini e dei documenti relativi alla storia dei grandi magazzini, conservati negli archivi e nelle biblioteche locali e nazionali. Per realizzare la mostra è stato necessario il contributo di tutti protagonisti, dai collaboratori ai consulenti, dai fornitori ai clienti, a corredo di una meticolosa ricerca bibliografica e archivistica condotta su materiali e documenti originali in parte inediti (house organ, scatti fotografici, carte d’azienda, video, materiale pubblicitario, rassegna stampa) presenti in biblioteche e archivi pubblici o privati.
Il portale e la mostra vogliono, dunque, raccontare la storia della Rinascente attraverso l’inedito ritratto di un’impresa e dei suoi protagonisti, a partire da un contesto quale quello milanese, che tra Otto e Novecento assunse un ruolo chiave a livello internazionale come capitale del commercio e della finanza, dell’editoria e della comunicazione, della moda e del design. Recuperare la memoria di Rinascente significa infatti recuperare una parte fondamentale della storia culturale, sociale e artistica del nostro Paese, poiché, come è stato scritto, la Rinascente è un’azienda commerciale ma anche un’azienda culturale.
L’obiettivo è mettere in luce come la Rinascente sia stata motore di modernità e innovazione.
La mostra si sviluppa seguendo un percorso tematico: la storia dellaRinascente dal 1865 ad oggi; Marcello Dudovich e la nascita della cartellonistica; cinema e video; cataloghi e house organ; la nuova comunicazione e la nuova grafica dagli anni Cinquanta in avanti; gli allestimenti e gli eventi; i nuovi consumi; il costume e la moda conla rivoluzione del prêt-à-porter; il centro design Rinascente; la nascita del Compasso d’oro (1954-1964); lo scenario futuro.
In mostra immagini, oggetti, eventi e persone. In particolare grande spazio è dedicato agli artisti che furono determinanti nel creare il clima culturale dell’epoca e ai giovani collaboratori, che, grazie al laboratorio formativo della Rinascente, divennero protagonisti di nuovi fronti creativi, dalla moda al design, dalla grafica alla comunicazione, dalla gestione amministrativa alla produzione industriale.
Le idee rivoluzionarie dei movimenti artistici più importanti, come quelle di Gropius, Le Corbusier, Kandinsky, furono il background su cui nacquero dialoghi costruttivi con i grafici e i designer della Rinascente, che acquisirono un linguaggio nel quale si percepisce lo stretto rapporto con l’arte. Ciò spiega la presenza in mostra anche di opere di grande portata di artisti dell’epoca, quali Depero, Munari, Melotti, Fontana, Soldati, Ceroli, Rotella, Warhol, Pistoletto, Manzoni e altri ancora.
La mostra di Palazzo Reale è concepita come un archivio vivente che invita il fruitore a scoprire tutte le meraviglie che contiene attraverso una serie di diverse esperienze visive, fisiche e multimediali; undici stanze piene di sorprese dove design, moda, società, arte e comunicazione diventano protagonisti.
Stanza dopo stanza, la mostra racconta, come Rinascente sia riuscita ad offrire al grande pubblico una diversa percezione dell’arte, della cultura e del design, mettendo al centro della propria attività ricerca e innovazione attraverso la complessità della storia del XX secolo.