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Ettore Sottsass: il centrotavola in legno, una riedizione di Alessi

Il 14 settembre 2017 sarebbe stato il centesimo compleanno di Ettore Sottsass. Per celebrare la figura di questo grande designer, sono in corso molte mostre ed eventi,  ma non solo. Come spesso succede, gli anniversari “del design” sono un ottimo spunto per portare alla luce nuove edizioni di prodotti celebri. Succede così che Alessi, per il marchio Officina Alessi, porta ora in scena un pezzo cult disegnato dal maestro del design italiano.

Si tratta dell’edizione speciale del Centrotavola in legno di tiglio, disegnato  da Sottsass nel 1990 per il catalogo Twergi. Si tratta di una riedizione in serie limitata di soli 999 pezzi numerati pensata appunto per celebrare il centesimo compleanno di Ettore Sottsass .

 

Prodotto tutt’oggi in Valle Strona tramite la tecnica di tornitura del legno questo Centrotavola ha una struttura caratterizzata dalla sovrapposizione di elementi:  A tal proposito diceva Sottsass:

“Quasi tutti gli oggetti che disegno hanno una base, non toccano direttamente terra. Non appena si mette una forma su una base, la forma diventa immediatamente importante, più ferma: diventa un piccolo monumento” 

Questo progetto e questa iniziativa, oltre ad essere un omaggio al grande maestro lo è anche per le tradizioni produttive artigianali, per cui  conta ancora la qualità dei legni impiegati e la loro lavorazione.

 

Alessi ed Ettore Sottsass

A proposito della collaborazione tra Ettore Sottsass e Alessi, questa ebbe inizio nel 1972. All’epoca, l’architetto era già noto sia per il suo lavoro per Olivetti,  che come “guru del design radicale”. 

Alberto Alessi, a proposito delle discussioni affrontate con l’architetto italo-austriaco sull’estetica del design e sul ruolo dell’industria nella società moderna racconta:

“Ettore non mi ha mai risparmiato le sue bonarie critiche, per le quali non finirò mai di essergli grato: “[…] Ragazzo mio, diceva, ricordati che voi industriali avete un ruolo non solo economico ma anche culturale: con i milioni, milioni di milioni di prodotti reali che anno dopo anno gettate nel mondo voi avete una grande influenza sul modo di essere e di pensare della gente e una bella responsabilità sull’evoluzione della società dei consumi”.

 

Sottsass sperimentatore del design, aveva una visione critica sulle cose e questo si rispecchia nei suoi progetti .

Con Alessi, ha sviluppato nel corso degli anni, una famiglia di oggetti per la tavola accumunati da un linguaggio universale. I suoi lavori sono diventati archetipi del quotidiano, icone per un’ampia fascia di pubblico.

C’è la serie “5070” del 1978, il primo progetto di Sottsass che entrò nel catalogo Alessi è che ancora oggi  è il set per condimenti in acciaio più venduto e uno degli oggetti Alessi più vicini al “tipo industriale”. Una sorta di “architetture da tavola” a cui ha fatto seguito l’anno successivo, la serie di accessori professionali da bar e per il servizio dei vini studiata per il settore alberghiero.

 

Ci sono le posate “Nuovo Milano” del 1987, i piatti “La Bella Tavola” del 1993, mentre all’inizio degli anni ’90 risale  l’introduzione della linea Twergi, collezione di oggetti in legno realizzati da artigiani della Valle Strona, una valle nei pressi del Lago d’Orta, dove Alessi ha la sua sede. Di quella collezione appunto, fa parte il Centrotavola rieditato per il centenario della nascita del designer.

 

 Twergi nel dialetto locale, significa “gnomo” o “folletto dei boschi” e allude a creature pacifiche e scherzose.

Nella video intervista curata dal Museo Alessi per la collana Design Interviews (2008, Edizioni Corraini – distribuito da Artfilms) Sottsass dichiarava:

”Una delle cose più complicate per un serio designer è capire chi sono quelli che useranno il suo prodotto”.

 

Fonte: www.alessi.com