Se diciamo “Arte per la tavola”, può avere tanti significati. E’ cosi che scopriamo i piatti da collezioni. Oggetti in cui la superficie ceramica, diventa un supporto interessante dove dipanare la trama di un racconto, interpretare un pensiero.
Il piatto non è più solo il classico oggetto che siamo abituati a vedere, ma diventa un mezzo di espressione oltre ad farsi interprete della tavola apparecchiata, sopratutto nelle occasioni speciali.
E’ in questi contesti che diventano perfette le proposte come Costantinopoli, la nuova collezione di piatti di Les Ottomans, presentata lo scorso gennaio a Parigi, a Maison&Objet 2017. Il brand che nasce dalla passione per l’Oriente in particolare per la Turchia, riporta nella casa contemporanea, le trame, i colori, i disegni, le texture, i tessuti e le atmosfere del Bosforo.
Succede così, anche con questa nuova collezione per la tavola. Un progetto che porta la firma di Vito Nesta, che con decorazioni dal segno evocativo, infonde carattere ai personaggi della tavola, materializzando un mondo lontano quasi fantastico, quello dell’antica Costantinopoli.
Animano questa collezione di piatti, le figure umane e quelle di animali (elefanti o scimmiette) che danzano attorno a cupole di antiche moschee, tutto attorniato da sfondi di color pastello.
Atmosfere da mille e una notte, sospese tra sogno e realtà con presenze visionarie. La collezione Costantinopoli con i suoi soggetti narra storie o fiabe, dimenticate o inventate di una Città d’Oro ai tempi dell’Impero romano d’Oriente.
Sulla tavola apparecchiata il colore, le forme e le figure di Costantinopoli, si mescolano evocativi di sapori inaspettati e luoghi lontani.