Design Room: 5 progetti di Interior Design da “instagrammare”

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Avrete già sentito  parlare dell’ Élan Cafe, il bar di Londra definito da molti come “il locale più Instagrammabile” meta preferita per i  social addict. Questa è una delle definizioni più usate per raccontare questo progetto d’interni, questo è quello che succede nell’epoca dei Social Network, quando il potere dell’immagine arriva sempre inesorabilmente, prima di qualsiasi altra informazione.

 

Il locale, inaugurato all’inizio del 2018, si trova in  Brompton Road nella parte meridionale di Knightsbridge, quartiere di Londra . Il progetto è dello studio Holland and Harvey che ha curato l’ideazione di ogni elemento di arredo, prodotto in pezzi unici e appositamente per il marchio del coffe bar. Accanto al lavoro degli architetti, per un’operazione così comunicativa, come non  citare anche il lavoro di Junction Studio, che insieme agli architetti   curato la brand identity del  locale.

 

E’ il luogo perfetto per chi ama il rosa e le tinte pastello con un mood decisamente femminile e romantico. Questo locale è la  seconda apertura del brand Elan ( prima sede di Elan Cafè ha aperto  a Park Lane in zona Mayfa) e può essere definito un vero gioiellino, elegante, e sciccoso. Negli interni, sono stati utilizzati materiali classici tra cui marmi, piastrelle e lucenti finiture in ottone satinato. All’interno le installazioni dell’artista Geraldine Cassey inserite per creare  l’ambientazione scenica che caratterizza così tanto il negozio.Nel locale è infatti presente una flower wall. Una parete interamente ricoperta di fiori dove è possibile scattare foto adorabili e glamour.

Trionfo del “pink”,  adorabili pattern bianco e rosa ritmano  le piastrelle del pavimento accompagnate dalle più semplici piastrelle bianche a parete, prezioso  il bancone con struttura in azzurro e top in marmo così come il tavolo accompagnato dalle avvolgenti sedute con braccioli della collezione Strike di arrmet ovviamente in rosa shocking.

 

 

 

Se  Élan Cafe è il locale più chiacchierato del momento, non mancano in giro per il mondo locali dove resistere a scattare foto è una prova ardua. Per raccontarvi progetti d’interni di locali per la ristorazione, abbiamo selezionato  altri quattro progetti d’effetto perfetti a  fare da sfondo suggestivo per le vostre foto su Instagram.

Si trova a Lione Piada,  il locale firmato da Masquespacio uno degli studi di interior design più interessanti del momento e parla un po italiano, perché qui, in questo locale si fa la piadina.

 

Nel quartiere de La Confluence, circondato da edifici residenziali progettati dai più importanti architetti contemporanei Piada si trova dentro un centro commerciale sviluppato per scopi polifunzionali e integra un cinema, un parco avventura al chiuso , negozi e ristoranti. Per il design d’interni del locale  il briefing è stato chiaro da subito. Lo spazio, doveva comunicare l’origine italiana dal prodotto in vendita, inclusi i suoi elementi tradizionali e gli ingredienti naturali. Inoltre doveva ricordare il passato, ma con un’estetica moderna. Per questo, fin dall’inizio, i progettisti hanno optato per l’uso di piastrelle dall’aspetto artigianale, oltre a una serie di elementi come le lampade a sospensione e gli archi con specchi che ricordano i tradizionali bar Italiani.

 

 

Utilizzando piante, legno e terracotta, si è aggiunto il tocco naturale. La luce al neon “Un po ‘d’Italia” da lato può essere evidenziata come uno degli elementi chiave richiesti dai proprietari  di Piada fin dall’inizio. Come già in molti progetti di  Masquespacio anche qui, lo spazio è vivido di colore.

Nel centro di Madrid si trova invece il Romola, progetto firmato dallo studio di architettura Andrés Jaque. Si trova all’interno di un edificio del 1946, dove un tempo c’era un garage, con un altezza di ben 5 metri.  Definiscono lo stile, le geometrie aguzze del marmo disposte a soffitto in tutta la loro maestosa bellezza.

I marmi rari di Romola arrivano da Novelda (Valencia). Questo materiale è stato adoperato per creare quella che può essere considerata a tutti gli effetti una tenda autoportante, sotto la quale sono posizionati i tavoli e la cucina. Se da un lato la scelta del marmo raccoglie la gloriosa eredità delle classiche caffetterie del secolo scorso, non manca un approccio estremamente innovativo e sperimentale.

Innanzitutto la tecnologia, che sorregge un sistema ingegneristico audace e senza precedenti. Il marmo è rafforzato da inserti in fibra di vetro e resina e tenuto su da ancoraggi complessi. In questo modo diventa una sorta di “super-marmo”, capace non solo di resistere alla compressione, ma anche alla trazione.

Nell’ottica di riportare in auge materiali pregiati, i designer che hanno lavorato al progetto si sono divertiti a combinare il marmo con altri elementi, come pannelli di legno raro, rivestimenti in pelle, metalli cromati e vernici artigianali, alla base del boom delle caffetterie madrilene negli anni 60. Tutti gli arredi contemporanei del ristorante di Madrid sono stati realizzati ad hoc, puntando non solo su materiali di fascia alta e lavorazioni d’eccellenza, ma anche su colori allegri e vivaci, per offrire ai clienti un ambiente molto invitante.

 

A Praga per mangiare il Burrito da Burrito Loco. Si tratta di una catena  commerciale che per rinnovare la propria immagine coordinata si è affidata allo studio ceco Formafatal. Gli  interni del locale  sono caratterizzati da colori accesi e elementi stereotipati con piastrelle di ceramica  e lamiera corrugata per i rivestimenti .

 

Formafatal, ha sostituito le classiche piastrelle messicane con delle varianti monocrome, e ha installato alcuni oggetti-simbolo della cultura pop messicana, come i cactus e le ghirlande di carta appese. Il sole stilizzato del logo di Burrito Loco è stampato anche sui cuscini, pareti e vetrate. I bagni sono essenziali e tinteggiati con lo stesso rosa salmone e blu petrolio delle pareti del ristorante.

A  Guatemala City  c’è Cafè Madero di Saul Bistro,  il progetto firmato dallo studio di architettura Taller Ken.  Qui siamo in uno spazio immenso  con  struttura in acciaio a vista e alti soffitti a lucernario. Le persiane pieghevoli su 3 lati possono aprirsi completamente verso l’esterno del ristorante, creando un’atmosfera conviviale e all’aria aperta per i commensali.

Anche in questo progetto, ciò che attira l’attenzione sono i colori: motivi locali, materiali e trame sono state usate per simulare un ambiente tropicale con palme alte e piante appese. Lo spazio centrale è illuminato da lucernari a dente di sega, mentre l’acqua piovana dal tetto viene raccolta in vasche blu e viene utilizzata per mantenere la piantagione tropicale. Per la pavimentazione è stata utilizzata una piastrella di cemento personalizzata con un motivo apparentemente casuale che funge da guida di orientamento consentendo alle persone di circolare attorno al nucleo di servizio di cucina e bagni, ed esplorare le varie stranezze del bar.

 

 

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