Serie Imperiale è un progetto dell’artista Flavio Favelli a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi promosso dall’associazione culturale Nosadella.due su commissione pubblica della Fondazione Rocca dei Bentivoglio(Valsamoggia, Bologna), vincitore della seconda edizione di Italian Council 2017, ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) – Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Da una riflessione sulle pratiche di decorazione pittorica nella storia dell’arte, dall’antichità a oggi, fino al fenomeno contemporaneo della ‘street art’, Flavio Favelli guarda da alcuni anni con particolare interesse alla pittura murale e alle sue implicazioni sociali, concettuali ed estetiche.
Dal 24 marzo 2018 il progetto Serie Imperiale prenderà forma a partire dalla realizzazione di due wall painting site specific nel centro di Bazzano, nelle colline sopra Bologna, e si inserirà nella vita e nella cultura emiliana quale prima opera dell’artista per il territorio in cui vive e lavora da più di quindici anni.
Nell’arco di tutto il 2018 il progetto attraverserà tre fasi operative distinte che daranno origine a un’opera composita su più supporti, metafora dello stratificarsi della storia italiana cui l’opera fa riferimento. Il soggettoscelto dall’artista per i due wall painting riprende infatti la bizzarra iconografia di francobolli storici del Regno d’Italia appartenenti alla serie “Imperiale” emessa dal 1929 al 1934 cosiddetta sovrastampata, simboli dell’occupazione fascista durante il Regno d’Italia.
Dalla stratificazione storica a quella paesaggistica l’intervento di Favelli si innesterà al tempo stesso in un contesto più ampio che ha a che fare con la vitalità di un paesaggio anch’esso stratificato, collocandosi nel vecchio quartiere operaio di Bazzano, tra i centri che hanno dato vita al più grande comune fuso d’Italia, Valsamoggia.
I due siti in cui l’opera s’inserirà, l’uno un ex supermercato di provincia Coop, modello di un’esperienza collettiva di shopping ormai superata a favore del centro commerciale multifunzionale e dell’e-commerce, l’altra una Casa del Popolo che non funge più da luogo ricreativo, d’accoglienza e discussione politica ma ospita sedi di rappresentanza e uffici, sono simbolo della trasformazione sociale e urbana in atto rispetto agli usi di luoghi che nelle loro funzionalità erano anche centri di aggregazione e incontro.
In occasione della doppia installazione i due siti saranno aperti al pubblico gratuitamente fino al 3 giugno 2018ogni weekend e il progetto sarà accompagnato da ricco programma di appuntamenti: visite guidate, percorsi didattici per le scuole, laboratori aperti al pubblico, oltre a incontri con l’artista dedicati all’approfondimento dell’opera.
Dopo la fase espositiva il progetto si arricchirà di ulteriori evoluzioni che, a partire dall’estate 2018, vedranno svolgersi un intervento di strappo, in cui, grazie all’intervento del Laboratorio di restauro Camillo Tarozzi, all’avanguardia nella ricerca sul restauro pittorico contemporaneo, l’opera sarà trasferita su tela, ricomponendosi in un dittico. Seguirà l’operazione di otturazione, ovvero l’azione di occlusione da parte dell’artista del taglio lasciato dallo strappo, attraverso cui Favelli marca i due siti con un segno permanente anche nella loro destinazione futura.
A completamento di queste tre fasi la documentazione fotografica in VR, a opera della startup bolognese DeyeVR, renderà infine virtualmente perpetua l’esperienza dell’installazione e dei siti che l’hanno ospitata, accompagnando l’opera-dittico su tela in tutte le sue future esposizioni.
L’intero progetto sarà accompagnato dalla produzione di un catalogo.