ON LIFE- MILLENNIALS AT HOME

Pubblicato il Di in Eventi

On Life- Millenials at Home, la mostra-installazione nata da un’idea di Elle Decor Italia e aperta dal 16 al 29 aprile a Milano a Palazzo Bovara (corso Venezia 51), mette in scena le generazioni comprese tra i 20 e i 40 anni per
far conoscere il loro rapporto con l’abitare e la loro relazione con il mondo, dove la tecnologia ha un ruolo quasi fisiologico. Il percorso si snoda lungo le sale del primo piano partendo da una Gallery iniziale dove s’incontrano, nei video appositamente realizzati, i quattro cluster generazionali che sono i veri protagonisti dell’allestimento.

Sala dopo sala, sfilano i loro scenari abitativi integrati da esperienze digitali e se ne scoprono abitudini e aspirazioni, passando dai 20-25enni, per i quali la casa è il laboratorio personale e ai quali il digitale permette di non avere confini tra lo spazio che abitano e il resto del mondo, ai 25-30enni con il loro primo approccio al lavoro,
spesso lontano dal luogo d’origine, coinvolti in situazioni di coworking e cohousing.
Per arrivare ai 30-35enni con il desiderio di casa e di famiglia, dove l’ambiente cucina è il luogo d’aggregazione e trasmissione dei valori, e ai 35-40enni che vivono lo spazio domestico come il loro specchio, palcoscenico privilegiato delle loro passioni.


Fil rouge della narrazione espositiva, il design, sia come scelta di elementi d’arredo, sia raccontato attraverso quegli oggetti che caratterizzano la crescita personale: perché sono memoria della famiglia origine o icone con un valore culturale indiscusso o ancora edizioni di nicchia, che mettono in valore la propria personalità.
Se il concept parte dai risultati della ricerca sui comportamenti generazionali condotta da Francesco Morace con Future Concept Lab, allo studio di design DWA va il merito di aver tradotto nelle 3D dell’allestimento gli scenari abitativi prefigurati e ad AKQA di averlo integrato con esperienze digitali a sorpresa. Senza dimenticare
il progetto green che accompagna il percorso e prende forma nel giardino di Marco Bay, perché è proprio l’amore per le piante uno dei tratti distintivi delle generazioni digitali.