Arredativo Design Magazine

Identikit Design Hero: Massimo Iosa Ghini

Protagonista di questo Identikit Design Hero è Massimo Iosa Ghini, architetto e designer che abbiamo incontrato qualche tempo fa e con il quale abbiamo ripercorso alcune tappe importante della sua carriera di progettista.

Non potevamo non porre anche a Iosa Ghini le nostre domande, per disegnare insieme anche il suo Identikit Design Hero.

  • QUAL’È IL SUPER POTERE CHE UN DESIGNER DEVE AVERE ? O CHE VORRESTI AVERE ?

    Elevazione, nel senso che non dispiace mi il vecchio detto per cui fare ambienti dove si stia bene che non vuol dire comodi, quello è il comfort. Bene vuol dire togliere le persone da un idea di bassezza e di sola funzionalità. L’ idea dell’uomo come macchina non mi piace, e allora cerco di elevare con i miei progetti la percezione animo umano di chi li vive.

  • OGNI EROE HA LA SUA NEMESI, QUALI PENSI SIANO GLI ACERRIMI NEMICI DEL DESIGN E DEI DESIGNER ?

    Penso che sia riuscire a continuare a fare il nostro mestiere ma modificarsi, riuscire a restare dentro al gioco ed evolversi.

  • SUPERMAN HA UN SUO PUNTO DEBOLE NELLA KRIPTONITE, HAI UN MATERIALE CHE È PER TE LA KRIPTONITE? CON CUI HAI AVUTO DIFFICOLTÀ A LAVORARCI ?

    In generale non mi piacciono le vernici, un materiale che copre una verità per cui sono poco incline ad utilizzarle.

  • DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ, QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DI UN DESIGNER ?

    Le responsabilità sono enormi perché noi determiniamo gli acquisti, la creazione di semilavorati, determiniamo un certo utilizzo dei materiali quindi si direi che abbiamo delle responsabilità. E’ anche vero che siamo molto consigliati  quindi la difficoltà è riuscire a rimanere coscienti che la scelta hai fatto  avrà ricadute non bisogna essere irrealistici.

  • SE DOVESSI SCEGLIERE COME MODELLO UN EROE DEI FUMETTI, DELLA TV, DELLA LETTERATURA, CHI SCEGLIERESTI ?

    Sono stato ispirato umanamente da Ettore Sottsass, perchè chiarimento l’ho conosciuto bene, c’ho lavorato come collaboratore. Lui sostanzialmente c’ha fatto vedere come  fino a tarda età  si può fare la professione, mantenendo il proprio linguaggio quindi una propria opinione.