Federica Biasi è stata tra i protagonisti della prima edizione di Ventura Project nel 2018.
Classe 1989, Federica Biasi si è laureata all’Istituto Europeo di Design nel 2011. Dopo aver lavorato con diverse agenzie di design a Milano, nel 2014 si trasferisce ad Amsterdam. Oggi è art director di Mingardo, ed ha all’attivo collaborazioni importanti con vari brand come cc-tapis, Fratelli Guizzini, Durame, ecc..Lo scorso anno l’abbiamo incontrata ed è stata occasione per disegnare anche con lei il suo personale Identikit di Design Hero.
- QUAL’È IL SUPER POTERE CHE UN DESIGNER DEVE AVERE ? O CHE VORRESTI AVERE ?
Vedere nel futuro e nel passato. Mi piacerebbe il potere di viaggiare nel tempo, dobbiamo essere anticipatori e dobbiamo avere un bagaglio incredibile di conoscenza di ciò che c’è stato prima di noi. Perché non possiamo rifare qualcosa che c’è già stato. Dobbiamo solo capire se vogliamo riprendere qualche stilema del passato e ma esserne consapevoli.
- OGNI EROE HA LA SUA NEMESI, QUALI PENSI SIANO GLI ACERRIMI NEMICI DEL DESIGN E DEI DESIGNER ?
Il mercato, ma non proprio nemico perché dobbiamo lottare con quello che è il volere del pubblico.
Dobbiamo riuscire ad essere artisti nel nostro estro, però siamo designer, quindi riuscire a conquistare il popolo perché il design va in parallelo con il mercato. Questo è il nostro maggior nemico o meglio la nostra sfida. Quindi cercare di far sì che il pezzo non sia solo emozionale, ma diventi pezzo adatto per la vendita.
- DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ, QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DI UN DESIGNER ?
Di responsabilità ne abbiamo tantissima. Forse essere designer nel 2018, significa cercare di essere consapevoli del mondo che stiamo vivendo, dei processi che andiamo a fare. Nel caso della collaborazione con Mingardo, significa essere responsabili come azienda, riportare in auge l’artigianalità ma da un punto di vista innovativo, ed è un pò il nostro obiettivo.
- SE DOVESSI SCEGLIERE COME MODELLO UN EROE DEI FUMETTI, DELLA TV, DELLA LETTERATURA, CHI SCEGLIERESTI ?
Un ruolo di donna che guarda al futuro. Mi piace scendere e cercare di capire cosa serve, quindi direi mi piacerebbe essere rivoluzionaria come Giovanna d’Arco e avere quel guizzo buono e spiritualità.