Anche quest’anno al Salone del Mobile sono andati in scena riedizioni di progetti celebri firmati da Maestri del design. Tra questi c’è il tavolo D.859.1 di Gio Ponti per Molteni&C.
La storia di questo progetto inizia nel 1958, quando a Gio Ponti viene affidato l’incarico di progettare l’auditorium annesso al Time&Life building, al 1271 di Avenue of the Americas a New York, sede della Time Inc., casa editrice di storiche e influentissime testate come Time, Life, Fortune, People e Sports Illustrated. Il Gotha dell’informazione americana. È l’incarico più importante per Ponti a New York. L’auditorium è un volume indipendente, collocato sulla terrazza all’ottavo piano del Time&Life building di Harrison e Abramovitz & Harris e ha una forma a diamante, cristallina, come i disegni che decorano la copertina del volume “Amate l’architettura”, pubblicato nel 1957. Non appartiene all’architettura della torre, ma nello stesso tempo è incorporato all’edificio, attraverso il gioco pontiano del rivestimento: visto dall’alto, il volume si mimetizza con la copertura in ceramica della terrazza, formando insieme un unico disegno piano a grandi triangoli colorati (blu-bianco, blu-grigio, nero). L’auditorium è stato dismesso e oggi l’intero edificio è in corso di ristrutturazione. Per l’auditorium, Ponti progetta anche tutti gli interni, arredi compresi. Un ingegnoso sistema di pareti mobili, a disegni geometrici in colori vivaci, permette di suddividere il volume in spazi più piccoli, adibiti ad aree reception, lounge o sale da pranzo. Gli arredi sono in parte fissi, come scrivanie, tavoli, panche, alcune librerie, e in parte mobili per permettere un utilizzo flessibile dello spazio. Tavoli e sedie pieghevoli, diversi oggetti con forme geometriche, corpi illuminanti a parete e soffitto, pavimenti in linoleum, simili a quelli utilizzati nel grattacielo Pirelli, completano l’allestimento. Un ambiente moderno di grande carattere.
Tra questi anche il tavolo D.859.1, utilizzato principalmente come grande tavolo per conferenze, fino a dieci posti, spicca tra gli arredi dell’auditorium non solo per le sue imponenti dimensioni, oltre 3,60 mt di lunghezza, ma soprattutto per il disegno raffinato ed essenziale. La base trapezoidale si impone per la sua leggerezza e modernità. Un vero e proprio ponte a campata unica, su cui poggia un piano di grandi dimensioni dalla forma affusolata che ne accentua l’aerodinamicità.
Realizzato all’epoca in frassino massello con puntali in ottone, viene riproposto sia in versione originale che in un legno dalle tonalità scure come il frassino tinto nero. Oltre alle dimensioni originali, D.859.1 è disponibile in due dimensioni più contenute che rispettano fedelmente l’armonia e le proporzioni del progetto originale.
“In questo edificio si intrecciano quattro temi distinti: la sintesi delle arti, il gioco tra le grandezze di scala, con la contrapposizione di uno spazio ristretto, quasi domestico, alla mole colossale del Grattacielo, la funzione rappresentativa e comunicativa dell’architettura e del design e, infine, i legami con la pubblicità e il capitale” Daniel Sherer, “Gio Ponti a New York”, in Espressioni Gio Ponti, catalogo della mostra alla Triennale di Milano, 2011.