Arredativo Design Magazine

Alessi: storie di caffettiere e di design

Tra i 5 oggetti  più rappresentativi del design italiano c’è senza dubbio la Moka prodotto di eccellenza, ideato da Alfonso Bialetti nel 1933.

Da quella prima versione di caffettiera,  tante ne sono succedute nel corso del tempo e molte sono state firmate da noti designer e architetti, soprattutto per quanto riguarda la produzione di Alessi. Tra queste c’è la  “La cupola” di Aldo Rossi un progetto del 1988 che ora compie 30 anni.

Aldo Rossi è stato un grande architetto il primo italiano a ricevere il Premio Pritzker  nel 1990. Per l’architetto Rossi la caffettiera era il simbolo per eccellenza del rapporto dialettico tra architettura e paesaggio domestico, come evidenzia efficacemente un suo disegno che la ritrae accanto alla cupola di San Gaudenzio di Novara progettata da Alessandro Antonelli.

Per Alessi “La cupola” è un archetipo e un bestseller da più di un milione di pezzi. «È la risposta di Rossi – afferma Alberto Alessi – alla classica “moka” e il tentativo di concretizzare il suo sogno della “caffettiera per tutti”. La considero, insieme al modello “9090” di Richard Sapper, il progetto-archetipo di tutte le nostre caffettiere.»

“La cupola” è l’ultima evoluzione (prima di lei nasce “La conica”) dell’analisi che Rossi fece sugli oggetti per fare il caffè, producendo a partire dal 1980, una documentazione copiosa: note, schizzi, fotografie, disegni, progetti di diverso tipo.

 

L’azienda Alessi ha prodotto nel corso del tempo tanto modelli diversi caffetterie facendo della caffettiera  un vero e proprio tema di design e ricerca. Tante caffettiere d’autore sviluppate in questi 40 anni a cominciare da Richard Sapper (1979), Aldo Rossi (1984), Riccardo Dalisi (1987), Michael Graves (1995), Piero Lissoni (2006), Wiel Arets (2008), Alessandro Mendini (2011), Mario Trimarchi (2014), Michele De Lucchi (2015).

La  moka è un prodotto fondamentale nella produzione  Alessi, chissà forse complice il fatto che c’era un legame parentale  tra Alessi e Bialetti (Alfonso Bialetti, era nonno materno di Alberto Alessi ) fatto sta che  la “sfida” alla moka per eccellenza ideata nel 1933 inizia nel 1979 con la “9090” di Sapper che non solo è stata la prima caffettiera di Alessi ma è anche il primo oggetto Alessi per la cucina dopo gli anni ’30, il primo premio Compasso d’Oro, il primo oggetto Alessi entrato nella Permanent Design Collection del MoMA di New York.

 

 

È del 2011 un affettuoso omaggio alla moka Bialetti: con “Moka Alessi” Alessandro Mendini fa nascere un nuovo progetto di Caffettiera, interpretandone la geniale invenzione attraverso un uso più consapevole delle leve del design contemporaneo.

È invece del 2016 il decimo Premio Compasso d’oro conquistato da Alessi, il secondo per una Caffettiera espresso. Dopo “9090” è la volta di “Ossidiana” disegnata da Mario Trimarchi. Riconoscimento ottenuto grazie alla sintesi di “tradizione e innovazione in un oggetto tipicamente italiano che sembrava immutabile”.

Di Riccardo Dalisi è una lunga ricerca (1979-1987) condotta per Alessi sul tema della caffettiera napoletana. Una indagine che ha dato vita ad un libro, a più di duecento prototipi in latta (funzionanti) e culminata nel progetto della sofisticata Caffettiera napoletana “90018”.

L’ultima nata è infine “Pulcina” di Michele De Lucchi sviluppata in collaborazione con illy. È l’esito di uno studio approfondito per aumentare strutturalmente la funzionalità della classica moka e produrre una forma in grado di esaltare le proprietà organolettiche del caffè.

Ruota attorno al tema del caffè un universo di caffettiere, dalla versione napoletana alla classica espresso, dal modello elettrico alla presso-filtro. Espressioni di un design spesso sorprendente, mai banale che va a formare un albero genealogico, con ramificazioni divise tra le famiglie dell’acciaio e dell’alluminio, che fonda le sue radici nel 1979 e a cui si potrebbe aggiungere in un futuro molto prossimo una nuova generazione.