Gli occhiali: accessori moda, progetto di design

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Gli occhiali non sono solo accessori  fashion ma anche di design, specie quando sono firmati da nomi noti del design. Sono tanti i progettisti, architetti o product designer, che in questi anni si sono cimentati nella progettazione di questo tipo di prodotto.

Tra i primi a muovere i passi in questo settore c’è Philippe Starck, che più di 20 anni fa ha dato vita al progetto Starck Eyes. Un progetto che ha  rivoluzionato il design degli occhiali, introducendo il concetto di bionismo: ossia prendere ispirazione dal corpo umano per creare tecnologie nuove.

Al centro di questa filosofia e presente su tutti i telai di occhiali di Starck c’è Biolink ®  una cerniera senza vite brevettata che si ispira alla clavicola umana. Proprio come la spalla, condivide la stessa libertà di movimento a 360 ° multidirezionale. Questa cerniera garantisce il massimo comfort e flessibilità.

Dal 2013 la Starck Eyes è entrata nel portafoglio del Gruppo Luxottica ed ancora oggi la collaborazione tra il noto designer e la multinazionale va avanti. Recente è infatti il lancio della collezione RESORT 2019  con proposte che vanno dai modelli flat ultrasottili, alle proposte in acetato che con le loro linee pulite sono un omaggio all’estetica dei primi modelli di inizio 2000.


Non solo è solo il Stack, il nome nome noto da associare al progetto di occhiali. Altro nome noto del design che si è misurato con questo prodotto è Marcel Wanders. Il designer olandese nel 2016 lanciò durante il Fuori Salone The Unseen collection per Safilo .

Una collezione di occhiali elegante e sofisticata, disegnata sia per gli uomini che per le donne, che combina una produzione e una tecnologia high-tech meticolosamente dettagliata. Montature comode e leggere con finiture contrasto con il pattern in metallo (in oro, champagne, canna di fucile o cromato) e una vasta scelta di occhiali da sole e da vista in vari colori come royal blue, verde prato, rosso rubino, nero profondo e viola ametista.

Anche Valerio Sommella, uno dei più promettenti nomi del design italiano, nel 2016 ha disegnato per MODO Eyewear, una interessante collezione di occhiali. Il tema è sempre al cinfine tra design e ricerca tecnologica. Da qui nasce la capsule collection VS1 di MODO, concepita come un’interpretazione personale dell’esclusiva collezione Paper-Thin Titanium. Realizzata con Beta Titanium 153 da 0,6 mm e Poliammide TR 90, la collezione riduce le dimensioni del cerchio in poliammide per rivelare l’architettura del telaio, richiamando l’attenzione sul design innovativo che rende il Titanio davvero sottile .

Nel 2018 anche l’architetto portoghese Alvaro Siza Vieira, già Premio Pritzker nel 1992, si è misurato con questo tema, disegnando una  capsule collection composta da tre modelli: due modelli in limited edition più un terzo unlimited .

Si tratta di una collezione di occhiali per VAVA, prodotti sia in versione da vista che da sole presentati  in occasione della 16a Mostra Internazionale di Architettura nella Ex Chiesa di Santa Maria del Soccorso a Venezia.

E’ una limited edition anche Bora,  la collezione occhiali disegnata da Matteo Ragni per W-Eye, brand italiano di occhiali, nato dall’idea di Doriano Mattellone e prodotti con un materiale unico ed ecologico: il legno. Un materiale che diventa ancora più resistente e leggero, se integrato con l’alluminio.

“Bora”, questo il nome degli occhiali, è una edizione limitata nata in occasione della seconda edizione dell’International Hannibal Classic, regata per vele d’epoca e classiche organizzata dallo Yacht Club Hannibal di Monfalcone.

Sono occhiali sportivi e leggeri che uniscono l’eleganza tipica del legno a un design snello ed essenziale. Il progetto W-Eye è profondamente connaturato alla materia legno: ogni occhiale risalta le caratteristiche estetiche e tecniche del materiale e al suo interno due lamine di alluminio, rendono la struttura adattabile al viso. Tutti gli occhiali W-Eye sono inoltre personalizzabili: ogni prodotto rimane per sempre un pezzo unico. Tutti gli occhiali sono il risultato di un’attenta ricerca che si traduce in un processo artigianale-industriale dove etica fa rima con estetica.

Dal legno al marmo.

Lanciata nel 2014, la collezione Budri Marble Eyewear introduce il marmo nel settore dell’Eyewear. L’occhiale in marmo si inserisce perfettamente e da subito, in un contesto di altissimo livello connotato da quegli aspetti che da sempre caratterizzano Budri, azienda nota nel mondo dell’Architettura e dei complementi di arredo.
Forte di oltre sessant’anni di esperienza, Budri è leader a livello mondiale nella lavorazione del marmo e dell’intarsio artistico. L’esperienza senza pari e le notevoli doti creative profuse nella realizzazione di complesse opere su misura e di grandi dimensioni, luxury residential e contract, hanno conferito a Budri la reputazione di ‘Maestro del Marmo’.


La passione di Gianmarco Budri per l’innovazione ha ulteriormente ampliato gli orizzonti dell’azienda, facendo nascere, con il contributo del designer Valerio Cometti,  la prima collezione al mondo di occhiali interamente realizzati in marmo. Un’evoluzione progettuale nella lavorazione della pietra: la materia pesante diventa superficie millimetrica e leggera, un accessorio gioiello, unico e prezioso.
L’approccio al design industriale ha portato a una gestione molto più ampia e complessa del progetto eyewear rispetto alla semplice realizzazione dell’occhiale poiché ha richiesto una visione integrata e completa da ogni punto di vista, una ricerca di perfezione che ha portato a un elevato grado di precisione nella lavorazione, molto superiore a quanto usuale nell’ottica.

Nel 2017 poi, questi occhiali in marmo Budri Eyewear sono stati inseriti tra gli oggetti selezionati dall’Osservatorio permanente del Design ADI per l’ADI DESIGN INDEX 2017, nella categoria Ricerca per l’impresa, e s proposti nel 2018 alla giuria del XXV Compasso d’Oro ADI.